Ucraina, giochi-bomba e telefoni cellulari con esplosivo, gli aerei russi li lanciano come trappola
Non solo tank, missili, caccia e fregate. Non solo manovre a tenaglia che la sproporzione di uomini e mezzi rende ancora più letali. Sulla scena dell’aggressione russa all’Ucraina irrompe tutto l’arsenale della guerra sporca che fiancheggia gli attacchi convenzionali a forza di colpi bassi. Dai media internazionali fioccano post e video che aprono squarci inquietanti. Dalle istituzioni di Kiev partono dichiarazioni-denuncia sull'uso di armi proibite e azioni sotto copertura impossibili da verificare. «Attenzione! Nella regione di Sumy gli aerei russi disperdono giocattoli per bambini, telefoni cellulari e oggetti di valore pieni di esplosivo», è l’allarme lanciato su Twitter dalla Verchovna Rada, il parlamento ucraino, che riguarda la città del nord est dell’Ucraina vicina ai confini con la Russia teatro da ieri di violenti combattimenti. Media ucraini hanno riferito di informazioni ricevute dall’intelligence di Kiev su possibili attacchi chimici russi sotto falsa bandiera nelle zone in mano ai separatisti di Donetsk del Donbass, la cui responsabilità verrebbe poi attribuita a Kiev. Secondo la stessa fonte, alla popolazione locale filo-russa e ai militari di Mosca sono state distribuite maschere antigas per proteggersi da possibili esplosioni di serbatoi industriali con prodotti chimici. C'è invece un video postato su Twitter dal corrispondente della Cnn Frederik Pleitgen a testimoniare il viaggio verso il confine ucraino di camion militari russi che trasportano T0S-1, sistemi montati su telai di carri armati T-72 in grado di lanciare missili equipaggiati con testate incendiarie e termobariche. Quando scoppiano in un luogo chiuso, ma non solo, le armi termobariche creano una fortissima onda di pressione che dilania gli organi interni di chi è nelle vicinanze. «Uno sviluppo altamente inquietante», lo definisce il Guardian che ricorda come il sistema T0S-1 fu usato per la prima volta durante la guerra sovietica in Afghanistan e più di recente in Cecenia e in Siria.