Giovedì 03 Ottobre 2024

Ucraina, dal Ministero fondi alle scuole per l'accoglienza. Bianchi: "Un futuro senza discriminazioni"

Una scuola distrutta in Ucraina

La scuola si prepara ad accogliere le studentesse e gli studenti ucraini che stanno arrivando nel nostro Paese. Il Ministero dell’Istruzione ha inviato una nota alle istituzioni scolastiche con le prime indicazioni e le prime risorse previste per garantire il diritto allo studio e il supporto psicologico a bambine e bambini, ragazze e ragazzi in fuga dai territori coinvolti nella guerra in atto.

Un milione di euro per dare risposte concrete

“La scuola italiana è pronta ad accogliere bambini e ragazzi ucraini - dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. Come Ministero stiamo predisponendo indicazioni e risorse per sostenere le comunità scolastiche in questo impegno. La pace, sulla quale tutte le nostre studentesse e i nostri studenti stanno riflettendo in questi giorni, si costruisce con la solidarietà e l’inclusione. Stiamo lavorando per far sì che ogni bambino e ragazzo in fuga dalla guerra possa essere accolto con il sostegno necessario e proseguire il proprio percorso educativo e formativo”. Il primo stanziamento previsto per sostenere le scuole che accoglieranno questi giovani è di un milione di euro e sarà ripartito sulla base delle esigenze che verranno manifestate dagli USR, in raccordo con le Prefetture competenti. Potrà essere utilizzato per sostenere i costi della mediazione linguistica e culturale, oltre che di tutto ciò che sarà necessario a garantire l'accoglienza di bambini e ragazzi e la loro alfabetizzazione.

Didattica e sostegno psicologico anche alle famiglie

Le scuole e gli Uffici Scolastici Regionali si attiveranno per realizzare l’integrazione scolastica delle studentesse e degli studenti ucraini, assicurando quanto più possibile l'inserimento in Istituti vicini ai luoghi in cui troveranno asilo. Per garantire il massimo sostegno avranno poi cura di non disperdere la rete di relazioni dei nuclei familiari e di favorire il raccordo con le comunità ucraine stabilmente inserite in Italia. Le istituzioni scolastiche potranno fare riferimento alle esperienze di peer education e peer tutoring e all’utilizzo sperimentato di materiale didattico bilingue o nella lingua madre, nell’accogliere i bambini e i ragazzi nella comunità scolastica. Accoglienza che non sarà limitata soltanto all’orario scolastico: il Ministero invita le comunità scolastiche a coinvolgere i nuclei familiari e a offrire occasioni di socializzazione anche in orario extra-scolastico. In considerazione delle condizioni di fragilità delle studentesse e degli studenti che arriveranno, sarà fornita assistenza psicologica a loro e ai familiari. A tale scopo, le scuole potranno utilizzare i fondi stanziati per questo capitolo nella scorsa Legge di bilancio. Inoltre, gli USR coordinandosi con gli Enti locali, potranno attivare l’affiancamento di mediatori linguistici e culturali al personale scolastico.

Il futuro senza discriminazioni parte dalla scuola

Iniziative e azioni concrete per costruire una scuola di tutte e tutti, in cui studentesse e studenti acquisiscano consapevolezza delle loro potenzialità e costruiscano un futuro senza limitazioni e discriminazioni. Per far sì che le pari opportunità siano effettive: l’8 marzo, ma anche tutti i giorni dell’anno. È questo il filo conduttore scelto dal Ministero dell’Istruzione per la Giornata Internazionale della Donna, celebrata al Quirinale con la premiazione delle scuole vincitrici del Concorso "Giovani donne che progettano il futuro". La premiazione è avvenuta alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi. Prende poi il via “Il Mese delle STEM”, l’iniziativa del MI per promuovere negli istituti attività e momenti di approfondimento sulle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), coinvolgendo soprattutto bambine e ragazze, anche per sfatare il falso mito secondo il quale non sarebbero portate per le materie scientifiche.

Un miliardo per promuovere le Stem in classe

“Nelle nostre aule costruiamo l’uguaglianza dei diritti e le pari opportunità, così come prevede la nostra Costituzione - dichiara il Ministro Patrizio Bianchi -. Siamo impegnati a rafforzare la missione educativa del sistema di istruzione, a offrire opportunità di crescita e formazione diversificate, promuovendo l’avvicinamento delle nostre bambine e ragazze alle cosiddette discipline STEM, quelle scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche, matematiche, perché vogliamo che ogni giovane possa confrontarsi con tutti i campi del sapere e dare il proprio contributo senza pregiudizi. Una società è viva e in salute se riesce a dare spazio alle intelligenze di tutti. A breve emaneremo un bando che destina oltre un miliardo di euro al rafforzamento dello studio delle STEM, per far crescere la cultura scientifica e garantire pari opportunità e uguaglianza”.

La cerimonia al Quirinale e le iniziative

Il Ministro Bianchi ha partecipato alla cerimonia per la Celebrazione della Giornata Internazionale della Donna con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che si è tenuta al Quirinale e in diretta su Rai Uno. Prima dell’evento, sono state premiate le scuole vincitrici del Concorso nazionale “Giovani donne che progettano il futuro”, promosso dal Ministero dell’Istruzione, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Quest’anno, inoltre, l’8 marzo è la data simbolo dell’avvio de “Il mese delle STEM”. L’iniziativa del Ministero dell’Istruzione, che torna dopo la sospensione dovuta all’emergenza sanitaria, e ha l’obiettivo di promuovere momenti di approfondimento sui temi dell’uguaglianza e delle pari opportunità, oltre che incoraggiare lo studio delle discipline STEM, soprattutto tra le bambine e ragazze che, spesso, scontano lo stereotipo di genere della presunta scarsa attitudine delle studentesse verso queste materie.

Il concorso per le scuole "STEM: Femminile plurale"

Nell’ambito de “Il mese delle STEM”, il MI bandisce il Concorso nazionale “STEM: femminile plurale”. Gli istituti scolastici potranno presentare i loro progetti su scoperte innovative effettuate da donne che hanno apportato un contributo fondamentale all’evoluzione delle discipline STEM o sugli ostacoli e i pregiudizi per le donne nell’accesso allo studio di queste materie, sia nel passato che nel presente. Il termine per inviare gli elaborati, tramite la piattaforma www.noisiamopari.it, è il prossimo 9 maggio. Con riferimento alla diffusione delle discipline STEM, nel corso del 2021 il Ministero ha già messo a disposizione delle scuole oltre 100 milioni di euro per realizzare nuovi laboratori e spazi dedicati a queste materie all’interno delle aule e per favorire una didattica innovativa. Sono stati oltre 6.500 gli istituti che hanno potuto beneficiare dei finanziamenti. Con queste risorse 5.696 scuole si doteranno di strumenti per l’osservazione, l’elaborazione scientifica e l’esplorazione tridimensionale in realtà aumentata, 5.533 istituti si sono dotati di attrezzature per l’insegnamento del coding e della robotica educativa, 5.049 di dispositivi per il making, per la creazione e la stampa in 3D. “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – conclude Bianchi – è un’ulteriore opportunità per potenziare il lavoro delle scuole in tal senso e offrire occasioni di orientamento reale, senza discriminazioni o pregiudizi. L’accesso alla conoscenza deve essere libero. Dobbiamo rimuovere ogni ostacolo al pieno sviluppo di ogni persona, come stabilisce l’articolo 3 della nostra Costituzione. Perché affermare i diritti di uno equivale a costruire una società giusta per tutti”.

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