Assegno unico e universale Inps, online il sito dedicato. A chi spetta e come si presenta la richiesta.
È online il sito dedicato all’assegno unico e universale, come specificato dall'Inps che accoglie con un messaggio significativo i “visitatori”:
Crescere un figlio è la sfida più bella, noi la sosteniamo
Con questo messaggio l’Istituto lancia il nuovo portale, che si affianca alla comunicazione sul web, sui social media e agli spot radiofonici, dove è possibile reperire tutte le informazioni sull’assegno unico e universale: chi può fare domanda, chi sono i beneficiari, quanto spetta, quali voci della busta paga o della pensione sostituisce. È inoltre possibile consultare una sezione dedicata alle FAQ, ovvero alle risposte elaborate dall’INPS sulla base delle domande poste dagli utenti.
A chi spetta l'assegno unico universale?
L’assegno unico universale, che sostituisce tutte le altre prestazioni, spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza) e viene erogato da INPS sull’ iban indicato dal richiedente.
Entro quando sarà possibile presentare la domanda?
Coloro che presenteranno la domanda entro il 28 febbraio potranno ricevere l’assegno già a partire dalla seconda metà del mese di marzo, per le domande inoltrate entro il 30 giugno saranno riconosciuti gli arretrati a partire dal mese di marzo, mentre per quelle presentate dopo tale data, l’assegno spetterà dal mese successivo a quello della domanda.
A partire dal mese di marzo cesseranno le prestazioni attualmente erogate in busta paga o con la pensione per il nucleo familiare e le detrazioni fiscali relative.
Come si può presentare la domanda?
- il sito internet INPS (con accesso diretto al servizio in evidenza tramite SPID, Carta di Identità Elettronica 3.0 - CIE - o Carta Nazionale dei Servizi - CNS - )
- il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
- gli enti di patronato.
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