Venerdì 04 Ottobre 2024

Circolare dell'Esercito italiano: "Addestramento alla guerra". E divampa la polemica

Addestramento alla guerra, «prontezza operativa», mezzi in piena efficienza: fa discutere la circolare con cui l’Esercito italiano aggiorna le sue disposizioni per adeguare le attività al nuovo scenario internazionale legato alla guerra in Ucraina. Un documento «di routine», precisano allo Stato maggiore. «Gravissimo», dice Rifondazione. La circolare interna, datata 9 marzo e indirizzata a tutti i principali comandi della Forza armata, fa esplicito riferimento ai «noti eventi» e alle «evoluzioni sullo scacchiere internazionale». In essa si richiama attenzione ai congedi anticipati, si prevede che i reparti in prontezza operativa siano «alimentati al 100%» e che l’addestramento sia «orientato al warfighting». Si chiede inoltre di «provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri e i sistemi d’arma dell’artiglieria». Il documento fornisce ai Comandi indicazioni in materia di «personale», «addestramento», «impiego», «sistemi d’arma». Per quanto riguarda il personale, si chiede di valutare i congedi anticipati perché «deve essere effettuato ogni possibile sforzo affinché le capacità pregiate possano essere disponibili». Indicazioni anche per il personale in «ferma prefissata» che "dovrà alimentare prioritariamente i reparti che esprimono unità in prontezza». Nel documento si indica anche di evitare per quanto possibile «il frazionamento delle unità» e di ponderare tutte le richieste sul territorio nazionale che dovranno essere avallate «a livello centrale». Anche gli «assetti sanitari" dovranno tenere in considerazione «i prioritari impegni» con relazione alle forze direttamente operative. Le indicazioni - si precisa - sono da attuarsi «con effetto immediato». Durissimo il commento di Rifondazione Comunista-Sinistra Italiana che definisce la circolare «gravissima». «Il nostro esercito si prepara a combattere. E’ la dimostrazione lampante che il nostro Paese è già parte co-belligerante nel conflitto in corso», sottolinea aggiungendo che «bisogna fermare questa spirale di guerra». E’ sempre Rifondazione a denunciare che "dall’inizio di marzo sono moltissimi gli aerei militari partiti da Pisa con destinazione l’aeroporto militare di Rzeszow/Jasionka, in Polonia. Cosa trasportano?», si chiede. "Secondo quanto denunciato dalla Rete Italiana Pace e Disarmo, quello in corso sembra configurarsi come un vero e proprio 'ponte aereò militare internazionale» con trasporto di armi e per questo viene chiesto al ministro della Difesa di riferire in Parlamento. A fronte delle preoccupazioni emerse, lo Stato maggiore dell’Esercito ha subito precisato che si tratta di una «lettera ad esclusivo uso interno di carattere routinario». E’ una circolare «con cui il vertice di Forza Armata adegua le priorità delle unità dell’Esercito, al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale. Trattasi dunque di precisazioni alla luce di un cambiamento che è sotto gli occhi di tutti».

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