Venerdì 04 Ottobre 2024

Pfizer: la quarta dose del vaccino per il Covid sarà necessaria

La quarta dose del vaccino per il Covid sarà necessaria. Lo afferma l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla. Pfizer sta lavorando a creare un vaccino in grado di proteggere contro tutte le varianti conosciute e in grado di durare almeno un anno, spiega Bourla secondo quanto riferito dai media americana. «Dobbiamo capire che il Covid non sparirà, dovremo imparare a conviverci così come conviviamo con altri virus», mette in evidenza Bourla.

Pfizer, richiesta a Fda per quarta dose a over 65

Pfizer-BioNTech ha presentato richiesta alla Food and drug administration per l’autorizzazione di emergenza di una quarta dose del suo vaccino anti-covid per i cittadini Usa con più di 65 anni. Si tratterebbe del secondo booster da somministrare agli anziani. Per l’approvazione piena della quarta dose ci vorrà, oltre all’ok della Fda, anche quello dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. Al momento le autorità sanitarie raccomandano due dosi primarie per tutta la popolazione da 12 anni in su, seguite da una dose booster. Una nota della Pfizer spiega che la richiesta della quarta dose per gli ultra 65 si basa su due gruppi di dati che vengano da Israele. Entrambi i set di dati - riferisce l’azienda - hanno evidenziato che un addizionale booster del vaccino aumenta l'immunità e diminuisce le infezioni e l’insorgenza di malattia grave.

Bassetti: quarta dose? Meglio in autunno

Un vaccino Covid aggiornato alle nuove varianti in circolazione da fare in autunno/inverno. E’ questa l’idea dell’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova che, commentando all’AGI la probabile richiesta di Pfizer per l’approvazione di una quarta dose di vaccino, afferma: «E' sbagliato che l’amministratore delegato di un’azienda farmaceutica dica che è necessaria la quarta dose, perchè i dati vanno condivisi prima con la comunità scientifica e gli enti regolatori e solo in un secondo momento con gli altri». «A me questo tipo di comunicazione non piace. Detto questo aggiungo che probabilmente sarà necessaria un’altra dose, ma non la chiamerei "quarta" bensì "richiamo" o "booster" da fare tra ottobre e dicembre, come avviene per l’influenza», spiega Bassetti. «Ad oggi i dati scientifici non sono sufficienti per motivare una quarta dose per tutti prima dell’estate - dice -. Se oggi mi dicessero di fare una quarta dose tra maggio e giugno risponderei di 'nò, ma la farei tranquillamente insieme all’antinfluenzale in autunno». Per questo è bene che non chiudano gli hub vaccinali. «Le regioni è bene che si organizzino per tempo», aggiunge Bassetti che, parlando della situazione ospedaliera, conclude: «Oggi, nonostante il rialzo nei contagi, non vediamo una pressione nei ricoveri. Ma ciò che più conta: abbiamo oggi 16 letti in più disposinibili nelle terapie intensive. Aspettiamo qualche altro giorno, ma stiamo tranquilli».

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