Ancora in salita la curva epidemica in Italia. I nuovi casi sono 32.573, contro i 60.415 di ieri (ma come ogni lunedì il dato è falsato dai pochi tamponi del post weekend) e soprattutto i 28.900 di lunedì scorso: un aumento su base settimanale del 13%, in frenata rispetto alla scorsa settimana quando la crescita giornaliera superava il 40%. Servirà qualche giorno per capire se davvero la curva di questa ondata di marzo stia piegando. I tamponi processati sono 218.216 (ieri 370.466), con un tasso di positività che scende dal 16,3% al 14,9%.
I decessi sono 119 (ieri 93). Le vittime totali dall’inizio della pandemia sono 157.904.
Le terapie intensive sono 4 in meno, come ieri, con 31 ingressi del giorno, e scendono a 463, mentre i ricoveri ordinari aumentano nettamente, 298 in più (ieri +111), come previsto a ormai due settimane dall’inizio della risalita dei contagi, e sono 8.728 in tutto. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
La regione con il maggior numero di casi odierni è il Lazio con 4.405 contagi, seguita da Campania (+3.500), Puglia (+3.020), Sicilia (+2.798) e Lombardia (+2.544). I casi totali arrivano a 13.895.188. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 30.870 (ieri 36.166) per un totale che sale a 12.562.004. Ancora in aumento gli attualmente positivi, 2.456 in più (ieri +25.305), e salgono a 1.175.280. Di questi 1.166.089 pazienti sono in isolamento domiciliare.
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