
Un crocifisso avvolto in sacchi di plastica nera. Uno scherzo o un atto vandalico? Sicuramente ha fatto un certo effetto ai passanti l’immagine sacra racchiusa in un insolito involucro al calvario di San Pietro Vernotico. Un luogo di culto ben in vista anche per chi percorre la strada provinciale 84 per Torchiarolo, quel promontorio alla fine di un viale di cipressi, con le tre croci rappresentative della crocifissione di Gesù. Nella croce al centro c’è la statua di Cristo dopo la crocifissione, Maria Addolorata è ai suoi piedi. Ma l’imbustamento pare abbia una spiegazione. Pare infatti che su disposizione della chiesa matrice di San Pietro, si stiano effettuando dei lavori di pulizia e ripristino del calvario. Lavori anche di pitturazione che legittimerebbero l’”imballo” delle statue. Ma se per la Madonna è stato utilizzato un cellophane quasi trasparente che lascia intravedere il monumento, il Cristo sulla croce è stato avvolto da materiale plastico nero, tipico dei sacchi da immondizia. D’altronde e proprio per via dello strano “imballo”, a prima vista i passanti si sono poste tante domande, tra ipotesi di vandalismo o di incuria. Niente di tutto questo. L’assessore al ramo fa sapere che si tratta di lavori commissionati dalla comunità religiosa. Chi ha avuto cura di salvaguardare le statue dal materiale di ripristino lo ha fatto, evidentemente, senza dare peso alle possibili reazioni alla vista delle immagini sacre incellofanate. «Fa impressione» è stato il commento più frequente.
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