Giovedì 26 Dicembre 2024

Covid, l'Italia allenta le misure ma l'indice Rt balza ai livelli di dicembre

Nel primo giorno dell’ulteriore allentamento delle misure anti-Covid in Italia, a partire dall’utilizzo del super green pass, il monitoraggio settimanale sull'andamento dell’epidemia consegna un dato preoccupante: l'indice di trasmissibilità Rt è schizzato in una settimana al valore di 1,24, dunque ben al di sopra della soglia di allerta epidemica di 1, e non era a questo livello dalla fine di dicembre. Ed anche l’occupazione dei reparti ospedalieri è aumentata. Elementi che, sia pure a fronte di una maggiore riapertura del Paese, invitano alla prudenza , come sottolineano il direttore Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza e il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. La linea della cautela è indicata anche dal ministro della Salute Roberto Speranza che, sulle mascherine al chiuso, ricorda che il loro utilizzo è obbligatorio fino al 30 aprile: "Valuteremo l’andamento e decideremo, ma oggi - avverte - dico che la mascherina è ancora essenziale per contrastare il virus».

Nuovo invito a vaccinarsi per chi non lo ha ancora fatto

Nuovo invito, inoltre, a vaccinarsi per chi non lo avesse ancora fatto, mentre sulla quarta dose Speranza ha precisato che non è prevista per tutti ma per le persone più anziane, e servirà un’indicazione univoca da parte dell’Europa sull'età da cui partire per gli anziani. Questa settimana, evidenzia Rezza, «resta più o meno stabile, ma in lieve calo, il tasso di incidenza di casi Covid, intorno a 836 casi per 100mila abitanti, mentre resta ancora elevato l’Rt: siamo a 1,24, quindi ben al di sopra dell’unità». Era dallo scorso fine dicembre che l’Rt non superava il valore di 1,24, sforando dunque la soglia epidemica.

In aumento occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva

Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva è invece in aumento, rispettivamente al 15,2% e al 4,7%: «Quindi vediamo ancora una tendenza all’aumento soprattutto - sottolinea Rezza - per i posti dei reparti di area medica». Anche Brusaferro rileva come nell’ultimo periodo la curva epidemica si sia «appiattita, ma l'Rt rimane sopra la soglia epidemica un pò in tutte le Regioni». Rispetto alle fasce d’età, inoltre, tra i più giovani è segnalato un decremento dei nuovi casi mentre le fasce d’età più avanzate, over50, mostrano un lieve incremento. Su base giornaliera, invece, i dati del bollettino del ministero della Salute indicano che sono 74.350 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 73.195) mentre le vittime sono 154, in calo rispetto alle 159 di ieri. Il tasso di positività è al 14,4%, in calo rispetto al 15% di ieri. Per quanto riguarda invece l’occupazione degli ospedali, sono 476 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 8 in più di ieri nel saldo tra entrate e uscite, ed i ricoverati nei reparti ordinari sono 9.981 (83 in più).

Brusaferro: epidemia «in evoluzione»

La situazione fotografata, avverte ancora Brusaferro, indica dunque una epidemia «in evoluzione». Da qui l’invito alla cautela. Si raccomanda, afferma il presidente Iss, di "continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali, ed in particolare distanziamento, uso delle mascherine e igiene delle mani, oltre al mantenimento di un’elevata copertura vaccinale, anche tra 5-11 anni, che è l'arma che ci consentirà di affrontare meglio le prossime settimane». Dello stesso avviso Rezza. Naturalmente, con la fine dello stato di emergenza, ha chiarito, «cambia la gestione dell’epidemia ma il virus c'è sempre: vaccini, uso di mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani sono degli strumenti estremamente utili che ormai siamo abituati ad utilizzare ed è quindi importante - avverte - continuare a mantenerli». Anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri puntualizza che se oggi «finisce la fase acuta dell’emergenza di questi due anni, il virus non è scomparso, per questo - conclude - invito alla cautela ed a fare la terza dose».

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