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"Il 118 non parla inglese" e turista tedesca muore a 25 anni. La Regione Lazio smentisce

E’ giallo sulla morte di una giovane turista tedesca lo scorso gennaio a Focene, sulla costa vicino Roma, con il fidanzato che denuncia ritardi nei soccorsi dovuti anche alla mancata comunicazione con gli operatori del 118 che, secondo lui, non parlavano inglese, e la Regione Lazio che smentisce.

E’ giallo sulla morte di una giovane turista tedesca, Janna Gommelt, lo scorso gennaio a Focene, sulla costa vicino Roma, con il fidanzato che denuncia ritardi nei soccorsi dovuti anche alla mancata comunicazione con gli operatori del 118 che, secondo lui, non parlavano inglese, e la Regione Lazio che smentisce. «La telefonata di emergenza del giorno 20 gennaio 2022 delle ore 15.39 - scrive l’assessorato alla Salute - è stata subito gestita correttamente in lingua inglese ed è stato geolocalizzato l’intervento con le coordinate di latitudine e longitudine.

La telefonata è durata circa due minuti ed il contenuto audio, concesso dalla Centrale operativa del numero unico dell’emergenza, viene per trasparenza integralmente allegato. E’ stato disposto dalla Direzione regionale Salute un audit clinico su tutta la gestione del soccorso, che ha sempre avuto un supporto ininterrottamente in lingua inglese, non appena concluso, l’audit, verrà reso noto. Attualmente il servizio del numero unico di emergenza dispone di traduzione in 16 lingue, compreso l’ucraino. Ai familiari della giovane purtroppo deceduta vanno le nostre profonde condoglianze». La turista tedesca di 25 anni è morta sul letto di un camper, a pochi metri dal mare di Focene, vicino Civitavecchia, a metà gennaio. La giovane si trovava lì con il suo compagno, un 34enne, che - secondo quanto ricostruito dal quotidiano romano - avrebbe chiamato i soccorsi che sarebbero arrivati a 43 minuti dalla prima telefonata, quando le condizioni della ragazza erano ormai disperate. Questo, secondo il 34enne, anche perchè il primo operatore del 118 che aveva risposto alla telefonata non sapeva la lingua inglese. Nella conversazione allegata però dalla Regione, della durata di circa due minuti, in cui il fidanzato allerta l’operatore del malore il dialogo avviene in inglese. Sulla vicenda la procura di Civitavecchia ha avviato un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio.

Il legale della turista morta: non so nulla di telefonata a 118

«Ci tengo a fare chiarezza, io non sono il legale di Douglas ma rappresento la famiglia di Janna Gommelt e sono stato nominato per assisterli in tutta l’attività legata all’autopsia e alla restituzione della salma. Non so nulla delle interlocuzioni che lui ha avuto con il 118». Lo afferma l’avvocato Manuele Piccioni, legale della famiglia delle giovane deceduta mentre si trovava a bordo del suo camper a Focene il 20 gennaio scorso. «La procura di Civitavecchia nell’immediatezza dei fatti ha avviato un fascicolo per istigazione al suicidio. Una fattispecie ipotizzata forse come atto dovuto per procedere alla autopsia. L’unico provvedimento che ho ricevuto dai pm in queste settimane è il nulla osta alla restituzione del corpo della giovane - dice il legale -. In queste settimane non sono stato mai contatto dai pm e i miei assistiti non sono mai stati convocati. Restiamo in attesa del deposito della consulenza tecnica, ad oggi non ho notizia di tale deposito quindi non posso dir nulla sulle conclusioni sulle cause della morte». L’avvocato aggiunge di avere incontrato il fidanzato della giovane quando la famiglia si è recata presso il suo studio. «Su quanto avvenuto mi ha raccontato solo che la ragazza si è improvvisamente accasciata nel camper accusando un malore», conclude il penalista.

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