Domenica 06 Ottobre 2024

La preside del "Montale": "Mai avuto una relazione col ragazzo, chat inventate"

«Non so cosa sia passato nella mente di questo ragazzo, non so spiegarlo. Tra noi non c'è stata mai nessuna relazione sentimentale. Io non mi ritrovo in quei messaggi delle chat pubblicate sui giornali sono totalmente inventati». Torna a parlare la dirigente scolastica del liceo Montale di Roma, Sabrina Quaresima, al centro di una bufera per una presunta, da lei più volte smentita, relazione con uno studente 19enne. Quaresima ospite di Porta a Porta ripercorre quello che per la sua vita «è stato un terremoto». «Le chiacchiere hanno iniziato a correre mentre ero a casa malata di Covid, me le ha riferite una docente, sono rimasta incredula -dice intervistata da Bruno Vespa- Sui giornali ancora non c'era nulla, ho pensato fossero solo pettegolezzi e mi sono detta che si poteva risolvere, mi sono imposta di garantire la tranquillità all’istituto, speravo che le voci si sarebbero spente. Ma dopo le scritte sui muri ho capito che qualcuno ce l'aveva con me. Dopo quella scritta 'Il Montale sà e accanto il disegno di un occhio intimidatorio, ho capito che ce l’avevano con me». La dirigente spiega di avere cercato il ragazzo, conosciuto perché rappresentante di istituto, ma questi una volta esploso il caso non ha più risposto al telefono. Poi il colloquio con gli ispettori dell’Ufficio scolastico regionale "durato 10 ore". «Mi hanno chiesto della gestione dell’istituto e mi hanno detto che era arrivato un esposto, non so da parte di chi», spiega la dirigente che accenna anche al rapporto conflittuale col vicepreside «che si rivolgeva a me in modo poco rispettoso». Quaresima, già educatrice al Convitto Nazionale, sostiene di avere trovato al Montale «un ambiente ostile» e di avere solo cercato «di introdurre alcune regole derivate dalla mia esperienza». Dopo la bufera «qualcuno dei docenti non mi saluta più -dice- ma sono una minoranza, tanti però mi sostengono, mi hanno scritto, mi sono venuti a salutare con le lacrime». Quello che è cambiato è il rapporto con gli studenti. «Ho un rapporto di maggior riserbo ora -spiega- I ragazzi capiranno che quello che è successo a me può succedere a ognuno di loro, ho subito una gogna mediatica senza precedenti. Ho capito che ero in un ambiente totalmente ostile. Tuto questo è il frutto di una strumentalizzazione».

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