Lunedì 07 Ottobre 2024

Ha detto sì alla cresima a un trans. Don Borio: "Tutti uguali davanti a Dio"

Aveva avuto il battesimo come una bambina, ma ha ciesto la cresima come uomo. La Diocesi di Torino autorizza il sacramento al fedele che ha affrontato un percorso di transizione sessuale.Don Antonio Borio,  parroco torinese delle Stimmate di San Francesco d’Assisi, racconta perché e come è stato contattato dal ragazzo. "E' stato un fatto casuale. Sono stato contattato dal ragazzo e a quel punto ho chiesto alla Curia come procedere a livello burocratico. E mi hanno risposto, facendo riferimento a una dichiarazione della presidenza Cei del 2003. Il mio dubbio era solo giuridico perché il nodo è che il nome al momento del battesimo non si può cambiare, va registrato così come è scritto sul certificato, se maschio o se femmina. Ovviamente mi riferisco alla registrazione". Il prete racconta a La Repubblica il suo punto di vista: "La scelta di ricevere alcuni sacramenti, come Comunione, Confessione e Cresima non dipende dal sesso. L'importante è restare nelle regole, tra queste che quelle che poi richiedono di registrare con nome originale. Poi certo tutti i sacramenti prevedono fede, ma non possiamo misurarla se una persona viene da noi e sente di essere a posto con Dio. Di certo non ci sono discriminazioni davanti al Signore per il sesso che uno ha. Lo diceva San Paolo, "Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero, non c'è più uomo né donna"".

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