Lecce, omicidio ex direttore banca. Imputato chiede perdono: "Volevo fare solo una rapina"

"Non avevo nessuna intenzione di ucciderlo, volevo fare una semplice rapina per l'acquisto di sostanza stupefacente e alcol". Lo ha scritto in una lettera Paulin Mecaj, cittadino di origine albanese, 31 anni, imputato per l'omicidio dell'ex direttore di banca di Monteroni (Lecce) Giovanni Caramuscio, 69 anni, ucciso a colpi di pistola la sera del 16 luglio 2021 davanti alla moglie, mentre stava raggiungendo una postazione bancomat per prelevare. Mecaj è sotto processo, davanti alla Corte d'Assise di Lecce, e questa mattina in udienza la lettera, indirizzata al presidente del collegio giudicante Pietro Baffa, è stata depositata dal suo difensore, l'avvocato Luigi Rella. "Quella sera avevo bevuto molto e assunto della cocaina, non ero in me e involontariamente ho premuto il grilletto, uccidendo, senza essere cosciente", si legge nella missiva. "Non sono un cattivo ragazzo e non so neanche che mi ha preso. Ancora non ci credo di quello che ho commesso. Ma non ci ho messo molto a capire di aver fatto un'azione imperdonabile", ha scritto ancora. "Faccio presente a tutti che mi assumo le mie responsabilità, essendo consapevole di aver commesso un atto orribile, infatti non faccio questione delle responsabilità in ordine al delitto. So di aver sbagliato e con questo chiedo perdono e lo esterno dal profondo del mio cuore e con tutta la mia forza che ho a tutta la famiglia della vittima con l'auspicio che possa comprendere tale gesto, anche se è difficile a farlo. E un giorno riesca a perdonarmi", conclude la lettera.