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Via le mascherine al chiuso, cosa cambia dall'1 maggio. Sileri: "A giugno e luglio saremo senza"

"Sono convinto al 100% che a giugno e luglio saremo senza mascherine". A dirlo è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ospite di RTL 102.5 in Non Stop News. "Forse sarà utile tenerla ancora in alcune circostanze nelle prime due settimane di maggio, penso agli uffici e dovunque ci sia un contatto più stretto". Rispetto ai più piccoli, Sileri continua: "Sulle mascherine a scuola sono sempre stato un pò più flessibile. Vedo più preoccupanti le situazioni con soggetti adulti piuttosto che con bambini, sempre comunque spingendo per la loro vaccinazione". La prossima settimana, ha confermato, si deciderà sulle mascherine al chiuso. «Credo sia tempo di eliminare la mascherina al chiuso in alcune circostanze con un periodo di transizione. In alcune occasioni, come per i viaggi in treno o in aereo, le mascherine dovremo ancora tenerle, come anche nei luoghi in cui c'è maggior rischio per le persone, ad esempio ospedali e RSA".

Sileri ritiene poi possibile riattivare la capienza al 100% anche al chiuso, con la mascherina. "Secondo me è fattibile - risponde Sileri - almeno in alcuni ambienti e mantenendo la mascherina, eliminando quindi la distanza di sicurezza». Il tutto in un’ottica di progressivo abbandono anche della mascherina".

Cosa cambia dal Primo Maggio

Dall’obbligo alla semplice raccomandazione per l’uso della mascherina. Dal primo maggio sarà questa, molto probabilmente, la nuova indicazione del governo, ma con alcune eccezioni: sui mezzi di trasporto, dai treni agli aerei, l’utilizzo obbligatorio delle mascherine dovrebbe infatti restare. Una prudenza necessaria, vista l'ancora elevata circolazione del virus con i dati di oggi che ci riportano di nuovo vicini ai 100mila casi, anche se le previsioni per l’estate sono positive e continuano a diminuire i ricoveri per Covid-19 negli ospedali italiani. Arrivano intanto i primi risultati positivi dai test per il vaccino combo Covid-influenza di Novavax.

La prudenza

Ad indicare la linea sul futuro delle mascherine per il contrasto al Covid è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: «Sono convinto che passare da un obbligo di mascherina al chiuso a una raccomandazione possa essere la scelta giusta, magari mantenendole in alcuni luoghi come i mezzi di trasporto». Ed una conferma arriva dal ministro dei Trasporti Enrico Giovannini. Dell’obbligo di mascherine sui mezzi di trasporto, ha annunciato, «ne stiamo parlando con il ministro Speranza e gli altri ministri. Adesso vedremo cosa decideremo ma non c'è
dubbio che purtroppo dobbiamo ancora tenere alcuni elementi di sicurezza perché il virus continua a circolare». Sulla stessa linea anche il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, mentre invita alla prudenza Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, secondo il quale dire "togliamo mascherine, togliamo il Green pass, la pandemia è finita porterà a una sottovalutazione del rischio che ci disilluderà. Meglio essere prudenti ora per arrivare preparati in autunno». Ha invece deciso per una linea più dura il Vaticano, che protrae l’obbligo del Green Pass rafforzato fino a nuove disposizioni per tutto il personale e i partecipanti a convegni e seminari.

In attesa di una decisione del ministero della Salute su questo punto, ecco cosa prevedono le norme in vigore.

Addio al Green pass

Il certificato verde non cessa di esistere, ma non sarà più richiesto. Dal primo maggio, quindi, non servirà più il pass rafforzato (e nemmeno quello base) per frequentare palestre e piscine, partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi, entrare in discoteche e sale da gioco,
andare al cinema e a teatro. L’unica eccezione sono le visite in ospedale e Rsa, dove sarà necessario esibire il Super pass fino al 31 dicembre. Decade anche l’obbligo di pass base che fino al 30 aprile è obbligatorio per accedere al luogo di lavoro, consumare al chiuso in bar, ristoranti e salire sui mezzi di trasporto pubblico non locali.

Via la mascherina

Se il ministero della Salute non introdurrà una proroga, dal primo maggio si potrà non indossare la mascherina. Fino al 30 aprile, invece, vige l’obbligo di usarla al chiuso, al lavoro, a scuola, in negozi e uffici pubblici. Sempre fino a fine mese, salvo proroghe, è obbligatoria la Ffp2 sui mezzi di trasporto sia locali che a lunga percorrenza, per assistere a spettacoli al chiuso ma anche all’aperto, in teatri, cinema, sale da concerto, per eventi e competizioni sportive.

Vaccini

L’obbligo resterà in vigore fino al 15 giugno per insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine e in generale tutti i cittadini dai 50 anni in su. Il vaccino continuerà a essere obbligatorio fino al 31 dicembre soltanto per i medici, il personale sanitario e delle Rsa.

Smart working

Fino al 30 giugno, nel settore privato, è possibile l’uso della procedura semplificata di comunicazione del lavoro agile. Sono state prorogate fino al 30 giugno anche le misure in tema di sorveglianza sanitaria dei lavoratori maggiormente esposti al rischio di contagio.

L'unità di Covid

La nuova unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, che il primo aprile ha preso il posto della struttura commissariale guidata dal generale Francesco Figliuolo, sarà operativa fino al 31 dicembre, per poi essere
soppressa.

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