Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Medici e infermieri chiamati per l'emergenza Covid, il SIULM chiede l'intervento del ministro Guerini

Il SINDACATO UNITARIO DEI LAVORATORI MILITARI (SIULM) ha scritto al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, informando il Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Cavo Dragone per chiedere prioritariamente la proroga al 31 dicembre 2022 della ferma per gli Ufficiali Medici e Marescialli Infermieri arruolati per l’emergenza COVID 19 e che con la scadenza della proroga della ferma, al momento estesa al 30 giugno 2022, andranno a casa.

Vogliamo ricordare che durante la prima ondata dell’emergenza Coronavirus, le Forze Armate arruolarono tra marzo e dicembre 2020, circa 220 ufficiali medici e 370 sottufficiali infermieri, per far fronte alle carenze organiche interne e del servizio sanitario nazionale. E’ innegabile che tale personale altamente qualificato abbia fornito il proprio preziosissimo contributo per la gestione dell’emergenza pandemica nazionale, presso i Drive Thought per i test molecolari, presso gli Hub vaccinali per la realizzazione del piano vaccinale nazionale a favore della cittadinanza, negli Ospedali militari e le RSA a livello nazionale.

Tutti noi li abbiamo osannati come Angeli Custodi in un momento di crisi per la Nazione, oggi si ha una certa propensione a dimenticare.

Pertanto, visto che l’impiego della Sanità militare a supporto dei servizi Sanitari Regionali è stato ampiamente riconosciuto come fattore di successo, e che la situazione relativa ai contagi sembrerebbe non definitivamente attenuata, non si comprendono le ragioni per le quali il predetto personale militare debba essere collocato in congedo al prossimo 30 giugno e non si sia proceduto anche alla loro stabilizzazione attraverso la partecipazione a concorsi a nomina diretta banditi dalle Forze armate con riserva di posti in ampia percentuale dedicati. Inoltre non è da sottacere che esistono anche i concorsi con titoli preferenziali presso gli enti e le aziende del servizio sanitario nazionale, quali soggetti che sono stati reclutati con procedure concorsuali e che hanno maturato al 30 giugno 2022, alle dipendenze di un ente o azienda del servizio sanitario nazionale, almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, ad oggi preclusi al personale militare se in servizio temporaneo.

Peraltro, afferma il SIULM non bisogna dimenticare le previsioni normative quale il Disegno di Legge n. 2597, approvato alla Camera dei Deputati il 27 aprile 2022 e al momento all’esame al Senato che delegano il Governo a emanare dei Decreti legislativi che disciplinino, tra l’altro, la revisione della struttura organizzative e ordinativa del servizio Sanitario militare secondo criteri interforze e di specializzazione e la previsione di un incremento organico non superiore alle 10.000 unità  anche di personale medico e delle professioni sanitarie.

 

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia