Virus vaiolo delle scimmie, identificato primo caso in Italia. Altri due casi sospetti allo Spallanzani
E’ stato identificato all’ospedale Spallanzani di Roma il primo caso in Italia di vaiolo delle scimmie. Si tratta di un uomo rientrato dopo un soggiorno alle Isole Canarie che si è presentato al pronto soccorso dell’Umberto I. Lo Spallanzani spiega che il «quadro clinico è risultato caratteristico e il monkeypox virus è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e dissequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee». La persona, prosegue l’ospedale, «è attualmente ricoverata in isolamento in discrete condizioni generali» e «sono in corso le indagini epidemiologiche e il tracciamento dei contatti». L’ECDC ha attivato un sistema di allerta a livello europeo al quale partecipa l’ISS. Inoltre, l’ISS ha costituito una task force composta da esperti del settore ed ha contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse al fine di monitorare continuamente la situazione nazionale.
Vaiolo scimmie: Spallanzani, accertamenti su 2 casi sospetti
«Altri due casi sospetti» di vaiolo delle scimmie sono in corso di accertamento da parte dei medici dell’ospedale Spallanzani di Roma. Lo rende noto lo stesso ospedale sottolineando che «al momento i tre casi osservati e gli altri casi verificatesi negli altri Paesi europei e in Nord America non presentano segni clinici di gravità». La trasmissione, dice ancora lo Spallanzani, «può avvenire attraverso le goccioline di saliva e il contatto con le lesioni o i liquidi biologici infetti».
Ecdc: valutare vaccinazione contatti stretti
«Se nel paese sono disponibili vaccini contro il vaiolo, la vaccinazione dei contatti stretti ad alto rischio» di soggetti infettati dal virus del vaiolo delle scimmie «dovrebbe essere presa in considerazione dopo una valutazione del rapporto rischio-beneficio». Lo afferma il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Per i «casi più gravi - raccomanda l’Ecdc - può essere preso in considerazione il trattamento con un antivirale registrato, se disponibile nel paese».
Ricciardi: presto per conclusioni ma allarme alto
«Allarme alto» in relazione ai casi di vaiolo delle scimmie scoperti in Europa. Lo dice all’AGI Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma. «La situazione va monitorata - dice Ricciardi - E’ presto per trarre conclusioni, ma l’allarme è alto».
Oms: monitoriamo situazione, rapida evoluzione
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) «continua a monitorare da vicino la situazione in rapida evoluzione». Lo afferma la stessa Oms in relazione ai casi di vaiolo delle scimmie segnalati, a partire dall’inizio di maggio, in Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti. Oggi un caso, e altri due sospetti, sono stati segnalati anche in Italia. Al momento, l’Oms «non raccomanda alcuna restrizione per i viaggi e gli scambi commerciali con il Regno Unito sulla base delle informazioni disponibili in questo momento».
Oms, in Gb offerta ai contatti ad alto rischio
In relazione ai casi segnalati di vaiolo delle scimmie, le autorità sanitarie del Regno Unito hanno istituito un team di gestione per coordinare l’ampio tracciamento dei contatti e la vaccinazione viene offerta ai contatti ad alto rischio. Lo comunica l’Organizzazione mondiale della sanità. Il tracciamento dei contatti è attualmente in corso nelle strutture sanitarie e nella comunità per coloro che hanno avuto contatti con i casi confermati. I contatti vengono valutati in base al loro livello di esposizione e seguiti tramite sorveglianza attiva o passiva per 21 giorni dalla data dell’ultima esposizione a un caso.
Iss: prudenza in rapporti stretti o sessuali
«Attualmente la situazione è sotto controllo e in questo momento in Italia non abbiamo una situazione di allerta in relazione ai casi segnalati di vaiolo delle scimmie. Raccomandiamo però prudenza nei contatti stretti o sessuali che presuppongano uno scambio di fluidi corporei, soprattutto se sono presenti lesioni cutanee o sintomi febbrili». Lo afferma all’ANSA Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss). l’Istituto, sottolinea, «ha messo in allerta le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse al fine di monitorare la situazione nazionale».
Ecdc: 5 casi in Portogallo, 7 in Gb a ieri
Nell’Unione europea risultano al 18 maggio in Portogallo cinque casi confermati e più di 20 casi sospetti di vaiolo della scimmia. I casi si sono verificati tutti a Lisbona e nella valle di Tago e sono relativi a giovani uomini. E otto casi sospetti sono stati segnalati dalla Spagna. E' quanto segnala l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, facendo il punto sulla diffusione aggiornata a ieri del virus nell’Ue, che si aggiunge ai sette casi segnalati nel Regno Unito (il dato è anche in questo caso aggiornato a ieri). Quanto al Regno Unito, il primo caso è stato segnalato dall’Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria il 7 maggio e si ritiene sia stato importato, spiega l'Ecdc. Il 14 maggio, sono stati identificati altri due casi, entrambi residenti nella stessa famiglia, ma senza precedenti recenti di viaggio e nessun contatto con il caso riportato il 7 maggio. Altri quattro casi sono stati confermati il 16 maggio: non hanno avuto contatti con i casi precedenti o una recente storia di viaggio in aree endemiche, e sono tutti uomini con dichiarati rapporti sessuali con uomini, concludono gli Ecdc.