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Morta anziana punta da una zecca, non ha mai risposto alle cure

E’ morta in tarda mattinata la pensionata di 70 anni di Ulassai, in Ogliastra, ricoverata da quattro giorni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lanusei in seguito a una grave infezione, la rickettsiosi, provocata da una puntura di zecca.

E’ morta in tarda mattinata la pensionata di 70 anni di Ulassai, in Ogliastra, ricoverata da quattro giorni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lanusei in seguito a una grave infezione, la rickettsiosi, provocata da una puntura di zecca. La donna era arrivata in ospedale il 2 giugno scorso, quando il suo quadro clinico era già molto grave: febbre altissima, mal di testa, stanchezza, dolori muscolari e alle articolazioni.

Alcuni giorni prima si era accorta di avere sulla cute l’insetto, liberandosene subito ma senza darne troppo peso perché non accusava alcun sintomo. La situazione è però peggiorata, fino al ricovero in ospedale e alla conferma della diagnosi. I medici hanno iniziato subito a somministrarle le terapie del caso, ma l’anziana non ha mai risposto alle cure.

Estate, tutto quello che serve sapere sui morsi delle zecche

Con l'inizio dell'estate e l'aumento del caldo, aumenta il rischio di essere morsi da una zecca, parassita grande 1 centimetro, che puó fare da vettore a varie malattie per l'uomo, tra cui l'encefalite da zecca e malattia di Lyme (trasmesse principalmente dalla zecca dei boschi), la rickettsiosi (trasmessa principalmente dalla zecca del cane), la febbre ricorrente da zecche, la tularemia, la meningoencefalite da zecche e l'ehrlichiosi.

A fare il punto è l'Istituto superiore di sanità (Iss) sul sito Epicentro.

Nel mondo si conoscono 900 specie di zecche, di cui 36 in Italia, dove le più diffuse sono la Izecca dei boschi, la zecca del cane), la Hyalomma marginatum e Dermacentor reticulatus. La loro attività si concentra nei mesi caldi per rimanere attive fino all'autunno, anche se i cambiamenti climatici in atto possono far variare il loro periodo di attività. La zecca dei boschi prospera con un clima fresco e umido, mentre quella del cane un clima caldo e asciutto. Stalle, ricoveri di animali e pascoli sono tra i loro ambienti preferiti.

Per ridurre la possibilità di venire a contatto con le zecche o individuarle rapidamente, prima che possano trasmettere una malattia, è consigliato indossare abiti chiari, coprire le estremità, soprattutto inferiori, con calze chiare (meglio stivali), utilizzare pantaloni lunghi e preferibilmente un cappello, evitare di strusciare l'erba lungo il margine dei sentieri, non addentrarsi nelle zone in cui l'erba è alta, e controllarsi la pelle al termine di un'escursione. Tendono a localizzarsi su testa, collo, dietro le ginocchia, e sui fianchi. Esistono inoltre repellenti per insetti e zecche. Se se ne trova una sulla pelle, va subito rimossa. Ma per farlo, precisa l'Iss, non vanno mai usati alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti arroventati, fiammiferi o sigarette. Va invece afferrata con una pinzetta a punte sottili, il più possibile vicino alla superficie della pelle, e rimossa tirando dolcemente cercando di imprimere un leggero movimento di rotazione.

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