In particolare, rileva il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, «frena la discesa dei nuovi casi settimanali (-7,8% rispetto alla settimana precedente) che si attestano intorno a quota 122mila con una media giornaliera settimanale di poco superiore ai 17mila casi giornalieri con una curva in fase di plateau e condizionata dal netto calo dell’attività di testing nel lungo ponte del weekend scorso (-17,7% tamponi totali)».
Lieve incremento percentuale dei nuovi contagi
Il monitoraggio evidenzia un lieve incremento percentuale dei nuovi contagi in Veneto (+1%) e Friuli-Venezia Giulia (+1,6%) e una riduzione in tutte le altre Regioni: dal -3% della Sicilia al -32,8% della Valle D’Aosta. Rispetto alla settimana precedente, in 85 Province si registra una riduzione percentuale dei nuovi casi (dal -0,3% di Parma al -35,2% di Aosta); salgono da 2 a 22 le Province in cui si rileva un aumento (dal +0,4% di Messina, Padova e Roma al +20,2% di Enna), in 7 casi superiore al 10%.
In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti
In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti, attestandosi tra gli 86 casi per 100.000 abitanti di Bergamo e i 374 di Cagliari. «Sul fronte degli ospedali - afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe - prosegue il calo del numero dei posti letto occupati da pazienti Covid sia in terapia intensiva (-11,7%) che in area medica (-15,2%)». In dettaglio, i posti letto occupati al 7 giugno sono 219 in area critica e 4.342 in area medica. Al 7 giugno il tasso nazionale di occupazione è del 6,7% in area medica (dal 3,5% del Veneto al 16% della Calabria) e del 2,4% in area critica (dallo 0% di Basilicata e Valle D’Aosta al 5,1% del Molise). «Continuano a diminuire gli ingressi giornalieri in terapia intensiva - puntualizza Mosti - con una media giornaliera settimanale di 15 ingressi al giorno rispetto ai 20 della settimana precedente».
Crollano le somministrazioni delle quarte dosi per i soggetti fragili
Crollano le somministrazioni delle quarte dosi del vaccino anti-Covid: -55,8% per gli immunocompromessi e -56,2% e per gli altri soggetti fragili. Lo rileva l’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe relativo all’1-7 giugno 2022. Sono ferme le percentuali di chi ha ricevuto almeno una dose (88,1% della platea) e di chi ha completato il ciclo vaccinale (86,6%). I non vaccinati sono 6,86 milioni, di cui 2,86 milioni di guariti protetti solo temporaneamente. Non hanno ancora ricevuto la terza dose 8,07 milioni di persone, di cui quasi 3 milioni di guariti che non possono riceverla nell’immediato.