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Polina Kochelenko è stata uccisa? Riaperta l'inchiesta sull'ex modella annegata

Altri sei mesi di indagini per fare luce sulla morte di Polina Kochelenko, ex modella 35enne di origini russe, criminologa e addestratrice cinofila, trovata senza vita il 18 aprile 2021 nella roggia Malaspina a Valeggio (Pavia), in Lomellina.

Altri sei mesi di indagini per fare luce sulla morte di Polina Kochelenko, ex modella 35enne di origini russe, criminologa e addestratrice cinofila, trovata senza vita il 18 aprile 2021 nella roggia Malaspina a Valeggio (Pavia), in Lomellina. A decidere la riapertura dell’inchiesta è stata Maria Cristina Lapi, giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Pavia. Il pubblico ministero Alberto Palermo aveva chiesto l'archiviazione, sostenendo che il decesso della donna fosse stato provocato da cause accidentali.

I familiari di Polina non hanno però accettato questa versione dei fatti e si sono rivolti ad uno staff di investigatori e legali. Gli esperti hanno consegnato nuovi documenti al gip che, sulla scorta di tali novità, ha stabilito che si debba indagare ancora sul caso. Polina viveva da poco a Valeggio (Pavia), un piccolo paese tra le risaie della Lomellina. Qui aveva trovato lavoro come addestratrice di cani. Il 16 aprile 2021, un venerdì, era uscita con sei pastori tedeschi. A dare l’allarme la sera dello stesso giorno era stata la madre, residente in Piemonte, preoccupata perchè la figlia non rispondeva al telefono. Due giorni dopo, domenica 18 aprile, il corpo è stato ritrovato nella roggia dai sommozzatori dei vigili del fuoco. L’autopsia ha confermato che la 35enne russa è morta per annegamento, ma diversi particolari non sono stati mai chiariti.

Il cadavere della donna è stato trovato in un punto in cui l’acqua non è alta: e lei, tra l'altro, sapeva nuotare. I suoi oggetti, inoltre, sono stati rinvenuti a circa 800 metri di distanza. Per l’avvocato Tiziana Barrella, il legale a cui si è affidata la famiglia, sono diversi gli elementi che meritano di essere approfonditi. Non convince ad esempio il luogo in cui sono stati trovati gli effetti personali di Polina: «Sembra quasi che sia qualcosa creato ad arte, non certamente oggetti abbandonati improvvisamente da una persona che si tuffa per salvare i cani». Due dei sei cani che erano con l’addestratrice, del valore di circa 4.500-5.000 euro l’uno, non sono stati mai trovati.

L’avvocato chiede che venga fatta chiarezza anche sul fatto che dai social network di Polina sono state cancellate le geolocalizzazioni. «Non c'è nessun dubbio che Polina sia morta annegata, l’esito dell’autopsia è chiaro - osserva il legale -. Però la sua famiglia vuole capire come è finita dentro quella roggia e sapere se c'era qualcuno che voleva farle del male». Interrogativi ai quali potrà dare una risposta solo l’indagine, prorogata per altri sei mesi dopo la decisione del gip di Pavia. Polina Kochelenko, laureata in Giurisprudenza e con un master in criminologia, è stata anche un volto televisivo, grazie alla partecipazione al reality show 'L'isola di Adamo ed Evà. I suoi parenti temono che la giovane sia stata spinta da qualcuno nella roggia in cui è stata trovata morta. Per questo si sono rivolti all’avvocato Tiziana Barrella, con la quale hanno lavorato anche l'ingegnere forense Fabrizio Vinardi e l’investigatore privato Claudio Ghini.

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