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Caso Ilaria Alpi, bomba sotto il sedile uccide somalo assolto dopo 16 anni: è giallo

Lo Stato Italiano lo ha risarcito con 3 milioni. Secondo la famiglia Alpi ci fu un vasto depistaggio.

Una bomba sotto il sedile dell’auto ha ucciso Hashi Omar Hassan, il somalo condannato e poi assolto per l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin il 20 marzo 1994 a Mogadiscio mentre lavoravano ad un’inchiesta su traffici di rifiuti e armi. Lo ha reso noto in un tweet il sito di notizie indipendente somalo Garowe Online.

Hassan fu condannato in secondo grado e in Cassazione per aver fatto parte del commando che uccise i giornalisti italiani, ma un successivo ricorso portò all’assoluzione dopo oltre 16 anni di reclusione. Lo Stato Italiano lo ha risarcito con 3 milioni. Secondo la famiglia Alpi ci fu un vasto depistaggio.

A oltre 28 anni di distanza, l’inchiesta della procura di Roma sull'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin è ancora aperta, senza grosse novità istruttorie. Tra il 2018 e il 2019 il gip Andrea Fanelli ha bocciato ben due richieste di archiviazione, avanzate dal pm Elisabetta Ceniccola, sollecitando ulteriori accertamenti. Alle richieste di archiviazione si sono opposti la Federazione nazionale della stampa, l’Ordine dei giornalisti e l’Usigrai, oltre ai legali della famiglia Alpi.

Tra gli atti su cui avviare nuovi approfondimenti, c'è anche l’acquisizione di atti relativi alle indagini sulla morte del giornalista Mauro Rostagno, ucciso dalla mafia nel 1988. In relazione a quest’ultima vicenda il gip ha 'invitatò i pm romani a verificare l’eventuale esistenza di punti di contatto con il caso Alpi, con un 'focus' particolare sul traffico d’armi.

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