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Gazprom riduce di un terzo le forniture di gas all'Italia

La compagnia italiana Eni ha spiegato che il flusso è passato da 32 a 21 milioni di metri cubi al giorno. Problemi anche in Austria e preoccupazioni in Germania. Si muove l'Unione Europea

La Russia riduce di un terzo le forniture all’Italia rispetto alla media degli ultimi giorni. È quanto si evince da una nota dell’Eni. «Gazprom - scrive la compagnia italiana - ha comunicato che per la giornata di oggi fornirà a Eni volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi al giorno, rispetto a una media degli ultimi giorni pari a circa 32 milioni di metri cubi al giorno. Eni fornirà ulteriori informazioni in caso di nuove e significative variazioni dei flussi».

In Austria

Anche la società austriaca Omv ha annunciato che Gazprom sta riducendo ulteriormente la fornitura di gas al Paese in seguito all’annunciato stop dei flussi per 10 giorni di manutenzione al gasdotto Nord Stream. «Omv è stata informata da Gazprom di una riduzione della fornitura di gas. Ciò significa per oggi una riduzione di circa il 70 per cento della quantità che arriva all’hub del gas naturale di Baumgarten» vicino al confine slovacco, ha affermato il gruppo in un comunicato.

La posizione dell'Ue

"L'Ue si sta preparando ad ogni scenario. La situazione è chiaramente seria e dobbiamo essere preparati. A metà luglio, come è noto, verrà varato un piano di prevenzione in vista dell'inverno". È quanto ha spiegato Tim McPhie, portavoce della Commissione Ue, in merito agli ulteriori tagli del gas messi in atto da Mosca. "E' necessario arrivare il prima possibile a una autonomia energetica dalla Russia", ha aggiunto il portavoce europeo sottolineando come occorra comunicare alla popolazione "l'importanza del risparmio energetico" e ricordando che la Commissione, tra gli strumenti, ha già varato il RePowerEu.
"Stiamo lavorando per contribuire alla creazione di una riserva che diventa indispensabile nei mesi invernali tramite il riempimento degli stoccaggi. A ieri sera (domenica n.d.r.) siamo arrivati a 6,1 miliardi di metri cubi in stoccaggio (al netto dello strategico n.d.r.) che corrispondono al 64% dell'obiettivo. Noi di Snam abbiamo dato un contributo di circa 1,5 miliardi di metri cubi, e continueremo dare il nostro sostegno, ovviamente nei limiti di un operatore di sistema": così l'ad di Snam, Stefano Venier, a un webinar di Enea sul risparmio energetico nelle case.
Il timore di un taglio completo dei rifornimenti del gas russo cresce in tutta Europa e in particolare in Germania, dove si immagina che il prossimo inverno sarà "freddo, buio e caro", come ha titolato l'edizione weekend del giornale economico Handelsblatt, immortalando una porta di Brandeburgo resa bluastra dal ghiaccio.

Il tetto al prezzo del gas "è uno dei possibili strumenti su cui stiamo discutendo ma al momento non c'è una proposta della Commissione sul 'price cap'. Ci sono diversi Stati membri che stanno facendo proposte e stiamo affrontando il tema ma non c'è una proposta della Commissione sul 'price cap'": a dirlo è il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni arrivando alla riunione dei ministri delle finanze dell'area euro a Bruxelles.

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