Per caporalato e sfruttamento dei lavoratori nei campi per le raccolte estive nel Leccese, dov'erano impiegati 70 lavoratori irregolari su 176, sono state sanzionate 35 aziende agricole. I controlli della task force composta dagli ispettorati del lavoro di Lecce e Brindisi e Cosenza, mediatori culturali, carabinieri e forze dell’ordine hanno riguardato, in particolare, aziende impegnate nella raccolta e la lavorazione di angurie, olive, pomodori, oltre ad allevamenti e agiturismo. Sono state elevate sanzioni amministrative per migliaia di euro.
Per tre aziende delle 43 ispezionate fra giugno e luglio, è scattata la sospensione dell’attività per la presenza di otto lavoratori completamente in nero. Sui 176 lavoratori controllati 56 sono extracomunitari. Dai controlli è emerso che molti lavoravano ben oltre gli orari consentiti dalla legge senza essere adeguatamente remunerati. Inoltre, sono state evidenziate scarse condizioni di igiene, mancato rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, zero garanzie sanitarie.
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