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Giovane italiano in India attraversa ponte senza pagare tassa, rischia 8 anni di prigione

Un appello alle istituzioni, dal ministro Luigi Di Maio al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affinché non si abbandoni il caso, i riflettori rimangano accesi e si aiuti Federico a tornare a casa. Lo hanno fatto il sindaco di Pozzolo Formigaro (Alessandria) Domenico Miloscio, l’avvocato Claudio Falleti e la famiglia del 28enne Federico Negri, il giovane che è stato arrestato dalla polizia dello Stato dell’Uttar Pradesh dopo aver attraversato un ponte che collega il Nepal all’India, a metà a luglio.

Un appello alle istituzioni, dal ministro Luigi Di Maio al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affinché non si abbandoni il caso, i riflettori rimangano accesi e si aiuti Federico a tornare a casa. Lo hanno fatto il sindaco di Pozzolo Formigaro (Alessandria) Domenico Miloscio, l’avvocato Claudio Falleti e la famiglia del 28enne Federico Negri, il giovane che è stato arrestato dalla polizia dello Stato dell’Uttar Pradesh dopo aver attraversato un ponte che collega il Nepal all’India, a metà a luglio. «Ritengo non possa essere una soluzione la detenzione in carcere da 2 a 8 anni - sottolinea Miloscio - E’ inammissibile, soprattutto per un ragazzo che ha fatto nulla di male, se non contravvenire a una norma». «Stiamo formulando appello contro la decisione del giudice - aggiunge Falleti - che ha respinto la richiesta di liberazione su cauzione nell’udienza dell’8 agosto. Chiederemo la magistratura superiore la riveda».

La famiglia fa appello per la libertà

«Mio figlio non è un terrorista, non ha alcun precedente penale, è un bravo ragazzo che ama viaggiare: lo hanno fermato solo perché non ha pagato un bollo da 40 euro per il visto sul passaporto». A dirlo è la mamma di Federico Negri, il giovane alessandrino di 28 anni bloccato in una prigione in India, che ha lanciato un appello alle istituzioni italiane per il figlio, arrestato lo scorso 5 luglio in India. "Era al telefono con me poco prima - racconta la mamma - e mi ha detto 'torno a casa, ti voglio bene". E’ l’ultima volta che lo abbiamo sentito».

Federico era partito da Pozzolo Formigaro, il suo paese nell’alessandrino, due anni e mezzo fa, all’inizio del 2020. Ha visitato e vissuto in Nepal, soprattutto a Katmandu e Pokhara, lavorando per mantenersi. «Viaggiare è la sua passione - spiega il papà Guido - ma ora voleva tornare a casa». Per prendere un aereo e rientrare in Italia, Federico ha attraversato un ponte che separa Nepal e India, e pochi minuti dopo è stato arrestato. (AGI)

 «Gli è stato contestato - spiega l’avvocato Claudio Falletti dell’associazione Penelope - di essere irregolare in India, proprio per la mancanza di un visto. E per questo è finito in carcere nel penitenziario del distretto di Maharajganj, nella città di Sonauli». Dopo l’udienza di convalida dell’arresto, tenutasi il 16 luglio, tre giorni fa si è tenuta la seconda udienza dove, a sorpresa, non è stata accettata la richiesta di stabilire una cauzione per liberarlo. Federico ora rischia dai 2 agli 8 anni di carcere.

«Una pena sproporzionata - aggiunge la mamma Silvana - per un ragazzo che non ha fatto assolutamente nulla». Federico sembra non avere problemi di salute, come ha riferito all’avvocato Falletti il collega indiano che sta seguendo la vicenda sul posto, «ma noi chiediamo - aggiunge il legale - che venga visitato dal console italiano, che possa parlare al telefono coi suoi famigliari e che lo stesso console sia presente alle prossime udienze». La famiglia Negri ha rivolto, con l’appoggio del sindaco di Pozzolo Domenico Miloscio, un appello alle forze politiche nazionali, al governo e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella perchè si apra un canale diplomatico che sblocchi la situazione. «Noi, nel frattempo - conclude Falletti - stiamo preparando l’appello per sollecitare la libertà su cauzione»

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