Lunedì 23 Dicembre 2024

Aliscafi Reggio-Messina, nuovo flop. Il secondo bando è andato deserto

E sono due, solo gli ultimi. Se prima ancora c'erano stati altri tentativi, tutti vani, ad oggi il servizio di collegamento via aliscafo tra Messina e Reggio resta inesistente dopo le 20, il sabato e la domenica ancora prima (dalle 17). Niente da fare, non interessa a nessuno, con buona pace delle discussioni - fino appena a giovedì scorso in aeroporto - su una resale integrazione fra le due sponde dello Stretto. La conferma viene dall'esito - infruttuoso - del secondo appalto bandito da Invitalia per assegnare la tratta Messina-Reggio, ad oggi gestita in regime di proroga da BluJet, la società appositamente creata dalla Ferrovie dello Stato. Ebbene, dopo una prima gara non assegnata perché l'unica offerta (Liberty Lines) è stata esclusa dalla procedura per il mancato rispetto di un requisito, adesso anche il secondo avviso non è andato a buon fine. Termini scaduti giovedì, proprio mentre al "Minniti" si parlava di integrazione non solo in ottica aeroportuale... Bando deserto, nessuna offerta pervenuta, neanche dalla Liberty Lines esclusa al primo tentativo. Niente potenziamento delle corse dei mezzi veloci con nuovi - e più agevoli - orari. Niente corsa, per esempio, tra le 23 e 24 che consentirebbe un'interfaccia tra le due sponde non solo per i pendolari, ma anche per iniziative culturali e quant'altro possa permettere realmente di vivere l'area dello Stretto come un'unica realtà. Niente da fare nei weekend, ultimo aliscafo alle 17. Tutto ciò a fronte di un bando che prevedeva proprio il potenziamento del servizio Messina-Reggio. D’altro canto, l'esigenza di potenziare la rotta era emersa da una consultazione avviata dal ministero dei Trasporti. Ed è al dicastero che adesso torna la “palla”, in cerca di una soluzione stabile. Il problema sta tutto nel concetto di “continuità territoriale” da garantire. Secondo i risultati della consultazione pubblica voluta dal Mit, per l’80% degli utenti l’offerta attuale è insufficiente, a fronte di un servizio che sulla tratta Reggio-Messina l’88% ritiene insostituibile e da potenziare. Si invocavano con cifre quasi plebiscitarie non solo una flotta più moderna e maggiori servizi a terra, ma soprattutto un’estensione dell’orario nella fascia serale e un potenziamento nei giorni di sabato, domenica e festivi. Anche per la Città metropolitana di Reggio sarebbe opportuna «un’estensione del servizio», mentre «fondamentale è l’integrazione del servizio con il trasporto pubblico locale». E per la Regione «il collegamento marittimo integra quello urbano nell’ottica di un’area urbana integrata». A parole è così. Nei fatti, certamente, meno. A Messina, intanto, nell’ambito dei lavori preparatori del nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile, si è arrivati nei mesi scorsi alla fase di presentazione delle offerte da parte di cinque studi professionali invitati a farsi avanti per lo studio preliminare di fattibilità. E fra le ipotesi in ballo per i collegamenti marittimi si sono immaginati mezzi veloci che, oltre a 5 tappe sulla costa siciliana, proseguirebbero la corsa verso la sponda calabrese, tra Villa San Giovanni e Reggio, facendo poi ritorno a Messina. Una “circolare dello Stretto” sulla quale sarebbe già in corso un confronto preliminare “biregionale”.

Uiltrasporti: La continuità territoriale sullo Stretto resta una realtà virtuale mentre la politica pensa di fare le nozze coi fichi secchi

Ci risulta che a distanza di soli pochi mesi anche il secondo bando emesso dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per il servizio di traghettamento marittimo veloce sullo stretto nella tratta Messina Reggio Calabria, sia risultato deserto. “ La Uiltrasporti da tempo suona il campanello d’allarme sulla condizione in cui versa la continuità territoriale sullo stretto di Messina - dichiara Michele Barresi segretario generale Uiltrasporti Messina - in termini di qualità ed efficienza del servizio veloce marittimo passeggeri, da anni gestito dal vettore pubblico tramite la società Blu Jet . E’ inconcepibile come per ben due volte una gara del Ministero per un servizio di continuità territoriale che collega i due porti più importanti d’Europa per traffico passeggeri, Messina e Reggio Calabria, possa risolversi in un nulla di fatto . Di certo le attuali condizioni di traghettamento veloce passeggeri non sono idonee alle esigenze delle migliaia di pendolari dello stretto - continua Barresi - e questo sia in termini di qualità ed efficienza dei mezzi sia per orari e numeri di corse offerti . L’incertezza sul futuro del servizio, con un bando che probabilmente avrà ulteriori modifiche e probabili code con ricorsi legali della società esclusa in prima battuta, continua a generare tra i lavoratori marittimi tensioni sul futuro occupazionale - conclude la Uiltrasporti- e la notizia arriva mentre la politica nazionale e regionale e’ in piena campagna elettorale, e pertanto dovrebbe dare certezze e progetti a milioni di cittadini per una continuità territoriale e per l’area metropolitana dello stretto che oggi restano solo realtà virtuali.

leggi l'articolo completo