Le cronache lo chiamavano "nonno rapina" il settantunenne M.B., che si è suicidato nel carcere di Montorio. Ancora lì, nel Veronese, dove lo scorso agosto si era tolta la vita la giovane Donatela Hodo. È il 4° suicidio in 9 mesi nella stessa Casa Circondariale, il 63° in Italia dall'inizio dell'anno. Una media di ben 7 suicidi al mese dietro le sbarre italiane. Sulla dinamica dei fatti, però, al momento, il silenzio regna sovrano. "Il clima che si respira all'interno del carcere di Montorio, così come negli altri, è quello alla ribalta delle cronache nazionali - ha detto Michele Del Buono, segretario provinciale Osapp Verona - I detenuti si sentono abbandonati e poco ascoltati. Oltre alla difficoltà di vivere in carcere, spesso hanno problemi familiari e non riescono a vedere un futuro". Un suicidio che arriva a distanza di poco più di un mese da quello di Donatela, che lo scorso 2 agosto, sempre nel carcere di Montorio, si è tolta la vita inalando il gas di un fornelletto. E ha voluto ricordare M.B anche Elton Kalica, ricercatore dell'Università di Padova, su "Ristretti Orizzonti": "È morto M. - scrive Kalica - Si è tolto la vita nel carcere di Verona. Aveva poco più di settant'anni. Il giudice lo aveva condannato a 7 anni per essere entrato in banca con un taglierino e aver rapinato la cassa. Al processo, M. ha sostenuto la sua innocenza. Invece, l'assoluzione è arrivata solo per i suoi due presunti complici, suoi coetanei".