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Cathy La Torre: "Insultata al seggio, scrutatore querelato". "Stop alle file di uomini e donne"

Segnala al seggio e chiede di mettere a verbale la divisione della fila in uomini e donne e per questo viene «insultata» da uno scrutatore. La denuncia è di Cathy La Torre, avvocata e attivista per i diritti della comunità Lgbt, che in un post su Facebook riassume quanto accadutole oggi al seggio elettorale di Bologna dove si è recata per votare. Preannunciando di aver querelato uno degli scrutatori. «Uno scrutatore mi ha insultata e diffamata davanti a tutti - scrive Cathy La Torre nel post - Entro, chiedo di poter verbalizzare che la divisione in file fra maschi e femmine viola privacy e riservatezza delle persone trans così costrette a fare un coming out davanti a tutti». Il seggio è il numero 16 di Bologna.

«La presidente mi dice che lo chiedo ogni anno ma non cambia mai nulla, io rispondo che se sono a votare è perché credo ancora che serva e così la penso per ogni singola battaglia», prosegue. «L'insistenza» di La Torre avrebbe così portato uno scrutatore a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, come dalla stessa avvocata raccontato. «Non contento - aggiunge - mi diffama chiamandomi ad altissima voce pazza». La Torre ha così deciso di procedere con la querela. "Che a un seggio si abusi così di potere e legge è un fatto che non possiamo accettare - commenta - Le file uomini e donne sono lesive della privacy di chi sta facendo una transizione di genere e io non sono pazza se chiedo di metterlo a verbale». Al post su Facebook, l’avvocata ha anche aggiunto la foto del verbale scritto a mano, nel quale sottolinea «preciso che non ho impedito alcuna operazione elettorale o di voto, ma mi sono limitata a chiedere la verbalizzazione durante la mia osservazione come previsto dalla vigente legge elettorale».

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