Con il decreto 244, firmato il 7 ottobre dall'assessore al Territorio ed ambiente Totò Cordaro è stata approvata, con il parere favorevole del Cts, la procedura di Valutazione d'impatto ambientale finalizzata al rilascio del Paur, il provvedimento autorizzatorio unico relativo alla compatibilità ambientale del progetto di “Polo impiantistico per la produzione di biometano e compost di qualità, nonché per il recupero di materia dal trattamento di rifiuti urbani, con inclusione e adeguamento delle strutture esistenti e delle opere connesse, da realizzarsi a Mazzarrà”. Progetto proposto dalla “Srr Messina Provincia società consortile SpA”. Il giudizio positivo di compatibilità ambientale, prima espresso il 30 settembre dal Cts, la Commissione tecnica specialistica e adesso firmato anche dall'assessorato, è stato rilasciato a “condizione che si ottemperi” ad una serie di “condizioni Ambientali”. Sono infatti 7 le condizioni a cui la stessa Srr Messina Provincia dovrà ottemperare per realizzare il polo impiantistico per trattare i rifiuti nell'area in cui insiste la discarica dismessa dal 2014, gestita dalla TirrenoAmbiente e per la quale nei mesi scorsi è stata presentata in Tribunale richiesta di Concordato preventivo per evitare il fallimento. La principale prescrizione è che: «La realizzazione e l’esercizio del polo impiantistico in progetto potranno avvenire solamente a conclusione e collaudo degli interventi di messa in sicurezza definitiva dell’adiacente discarica di Contrada Zuppà. Contestualmente alle attività di messa in sicurezza, e poiché ad esse funzionali, potranno essere attivate le Unità di trattamento del percolato e del biogas per i soli flussi provenienti dalla discarica». La Srr dovrà comunicare all’autorità ambientale della Regione l’avvio dei lavori dando evidenza del rispetto dei termini della condizione posta nel decreto che concede la Via. Nel decreto ci sono altre 6 prescrizioni che dovranno essere attuate alcune nella fase preliminare alla costruzione e altre in corso di realizzazione del cantiere. Riguardano soprattutto il territorio su cui sorgerà l'impianto industriale per la produzione del biogas , del compost e – come evidenziato anche nelle stesse prescrizioni – del trattamento in loco del percolato. Esulta il sindaco di Mazzarrà, il prof. Carmelo Pietrafitta: «Questo decreto rappresenta per noi un traguardo importante. Abbiamo ottenuto quanto avevamo previsto nel nostro programma, rispettando il patto con i cittadini mazzarresi e del comprensorio». E rassicura: «Tutto quanto previsto dal decreto sarà realizzato previa messa in sicurezza e bonifica della discarica e creando una adeguata viabilità di accesso. Finalmente, oltre alla definitiva chiusura della discarica, si potranno attivare gli impianti di biostabilizzazione e del percolato. Eviteremo di portare così il percolato a Gioia Tauro e questa rappresenta una buona notizia per i cittadini in termini di risparmio. Ma, soprattutto, cosa ben più importante, la notte, quando pioverà, potremo dormire sonni tranquilli, senza la paura che possa verificarsi un disastro. La chiusura definitiva di questa discarica è una risposta adeguata alle legittime aspettative del comprensorio. Noi abbiamo sempre lavorato per la messa in sicurezza e la chiusura definitiva del sito e non per la sua riapertura. Chi ha sostenuto il contrario voleva solo confondere la gente, ingenerando paure infondate. Queste persone dovranno prendere atto di fatti concreti. E c’è un altro aspetto rilevante. Questo impianto ci consentirà di risolvere il problema rifiuti per tutti i comuni della Srr Messina Provincia. Sarà l’unico in tutto il Sud dotato di tecnologia complessa che consente di estrarre biometano e compost dai rifiuti. Si porrà fine a una speculazione. Per smaltire una tonnellata di rifiuti, i Comuni pagano fino a 365 euro. Con questo sistema il costo si abbatte fino a 90, un quarto dell’attuale spesa. Abbiamo scritto una pagina epocale per Mazzarrà e il comprensorio».