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L’Italia si schianta sul Brasile. Svanisce il sogno della finale

L’Italia si ferma a un passo dalla finale nel mondiale di pallavolo femminile, bocciata da quel Brasile che era stata nel corso dell’intero torneo l’unica squadra capace di metterla sotto. Sfuma così per le azzurre il sogno di andare ad affrontare la Serbia per avere la rivincita della sconfitta subita nel 2018 nel mondiale di Yokohama e aggiungere il titolo iridato a quello continentale conquistato solo un anno fa. Il pass per conquistare il diritto a giocarsi il titolo è finito così nelle mani della nazionale sudamericana, che si è imposta 3-1 (25-23, 22-25, 26-24, 25-19), un risultato molto più netto rispetto al 3-2 al tie break di nemmeno una settimana fa. In palio, per Egonu e compagne, resta ancora la medaglia di bronzo che contenderanno sabato prossimo agli Stati Uniti. Azzurro e verdeoro, quando si mescolano in campo, evocano grandi momenti della storia dello sport, e non solo italiano: dalla finale di Mexico '70 al trionfo di Sarrìà '82 nel calcio, fino alle finali olimpiche di volley maschile di Atene 2004 e Rio 2016. Questa volta, l’Italia sperava di emulare Paolo Rossi e gli eroi del Mundial per fare un altro passo in un cammino fin qui entusiasmante ma la nazionale brasiliana si è confermata più compatta e, soprattutto nei momenti chiave, più concentrata e decisa. Come formazione iniziale il ct azzurro, Davide Mazzanti, ha confermato Orro in palleggio, Egonu in difesa, schiacciatrici Bosetti e Sylla, centrali Lubian e Danesi, libero De Gennaro.

Dall’inizio del secondo set Pietrini è subentrata a Bosetti. Nel primo set le due squadre sono partite forte e il match è entrata subito nel vivo. Un’ottima Paola Egonu ha provato a spingere avanti le compagne ma il Brasile si è fatto sentire a muro. Il lungo botta e risposta si è trascinato fin sul 21-21, poi le sudamericane hanno trovato nella fase muro-difesa l’arma per rompere l’equilibrio e per chiudere con due punti di vantaggio. Al rientro in campo il Brasile ha tentato di allungare e Mazzanti si è giocato la carta Pietrini per Bosetti. L’attacco azzurro più volte è stato arginato dalla difesa avversaria ma l'Italia non si è scoraggiata e, portandosi sul 22-22 ha piazzato il break decisivo. L’avvio del terzo parziale ha sorriso alle vice campionesse olimpiche mentre l’Italia faceva fatica a mettere a terra il pallone (7-11). Le azzurre per larga parte del set sono state costrette a inseguire , riuscendo ancora una volta a impattare sul 21-21. Le due squadre hanno lottato duramente su ogni punto e l’Italia è riuscita a portarsi sul 24-23 ma lì si è fermata. Nella quarta frazione, la vera svolta del match: le sudamericane sono scappate avanti, l’Italia ha dato l’impressione di reagire ma la prosecuzione del set è stato tutto a favore della squadra di Zè Roberto e le azzurre non sono state più in grado di rientrare in partita, alzando bandiera bianca. Al dunque, l’Italia è purtroppo mancata e le tante vittorie nella fase preliminare potrebbero aver prosciugato le forze, anche psicologiche, cedendo nei momenti chiave ad una nazionale che solo tre mesi fa avevano stracciato per 3-0 nella finale di Nations Legaue.

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