Attenzione alla tentazione della pornografia digitale, quella che corre attraverso il telefonino e arriva diretta anche nella mente di un religioso o di una religiosa: è un vizio che, dice il Papa, esiste anche in queste categorie.
«Lo dico a chiare lettere. Non dirò: 'Alzi la mano chi ha avuto almeno un’esperienza di questo, non lo dirò», ha detto Francesco ricevendo i seminaristi e i sacerdoti stranieri che studiano a Roma, «Ma ognuno di voi pensi se ha avuto l’esperienza o ha avuto la tentazione della pornografia nel digitale. E’ un vizio che ha tanta gente, tanti laici, tante laiche, e anche sacerdoti e suore».
«Il diavolo entra da lì», ha avvertito, «E non parlo soltanto della pornografia criminale come quella degli abusi dei bambini, dove tu vedi in vivo casi di abusi: questa è già degenerazione. Ma della pornografia un pò 'normale. Cari fratelli, state attenti a questo. Il cuore puro, quello che riceve Gesù tutti i giorni, non può ricevere queste informazioni pornografiche. Che oggi sono all’ordine del giorno. E se dal tuo telefonino tu puoi cancellare questo, cancellalo, così non avrai la tentazione alla mano. E se non puoi cancellarlo, difenditi bene per non entrare in questo. Vi dico, è una cosa che indebolisce l’anima. Indebolisce l’anima». «Scusatemi se scendo a questi dettagli sulla pornografia, ma c'è una realtà: una realtà che tocca i sacerdoti, i seminaristi, le suore, le anime consacrate. Avete capito? Va bene. Questo è importante», ha aggiunto.
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