
La Polizia di Stato sta eseguendo, con l’impiego di centinaia di agenti, una serie di arresti nel comune di Cerignola (Foggia) a carico di diverse persone ritenute responsabili dei reati di rapine pluriaggravate ai danni di furgoni portavalori e dei reati fine di rapina in concorso, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi, anche da guerra, violenza privata e riciclaggio, ricettazioni e sequestro di persona.
Le azioni criminali venivano commesse anche mediante l'impiego di disturbatori di frequenza cosiddetti jammer, per inibire le comunicazioni via radio e smartphone, al fine di impedire i contatti con le sale operative delle Forze dell’ordine e delle ditte di trasporto. Gli appartenenti al sodalizio criminale, per ostacolare o ritardare la reazione da parte delle forze di Polizia e guadagnare più facilmente la fuga, solitamente bloccavano la viabilità con veicoli incendiati.
Gli arrestati
Quindici cerignolani, un bitontino e un barese sono stati tutti raggiunti da una ordinanza di misura cautelare in carcere perché "la notevole capacità a delinquere di cui sono espressione le condotte contestate ai prevenuti, fondano un pericolo non solo reale e concreto ma anche attuale di reiterazione di analoghe condotte delittuose, di pericolo di inquinamento probatorio e di fuga, anche alla luce della loro personalità, desumibile dall'esame delle loro concrete condizioni di vita e della loro biografia penale". Pericoli che secondo il Gip Roberta Di Maria, "impongono il ricorso alla misura detentiva richiesta, quale unica misura idonea a porre l'indagato nella condizione di non commettere altri reati della stessa specie di quelli per cui si procede".
I nomi
Sono Vincenzo Mundo di Bitonto classe 1970, Christian Profeta classe 1994 di Bari e i cerignolani Giuseppe Bruno classe 1968, Salvatore Bruno classe 1997, Gianfranco Specchio classe 1974, Matteo Scarano classe 1996, Vito Spagnuolo classe 1996, Domenico Dimmito classe 1976, Vincenzo Iovine classe 1976, Francesco Compierchio classe 1996, Luca Giovanni Direse classe 1993, Pietro Raffaeli classe 1997, Pasquale Saracino 1974, Antonio Braschi classe 1978, Cosimo Attila Cirulli 1990, Francesco Di Meo classe 1978, Antonio Savino Merotta 1989, i nomi degli arresti nel maxi blitz della Polizia di Stato coordinato dalla Procura della Repubblica di Foggia, con il quale è stato smantellato un pericoloso sodalizio criminale dedito agli assalti ai portavalori, "tecniche patrimonio della mala cerignolana" come evidenziato dal direttore dell'Anticrimine Francesco Messina
Il prefetto Messina: "In 3 anni 71 arresti"
"Nel periodo considerato, sono state tratte in arresto 71 persone e oltre 30 sono state denunciate e indagate in stato di libertà, a seguito di indagini che hanno riguardato 11 episodi di tentata rapina, 3 rapine consumate e un furto aggravato avente ad oggetto sportelli bancomat; inoltre, sono stati sequestrati 5 fucili mitragliatori Kalashnikov, 1 fucile a pompa e 5 pistole. Tra le più significative attività di repressione, ritengo opportuno citare l’operazione conclusa nel luglio 2020 a Brindisi, con l’arresto di 9 persone, l’operazione conclusa nel marzo 2021 a Novara, con l’arresto di 7 persone, l’Operazione conclusa nel giugno 2021 a Modena, con l’arresto di 5 persone, l’operazione conclusa nel marzo 2021 a Brescia, con l’arresto di 31 persone e - da ultimo - l’operazione conclusa nello scorso mese di ottobre ad Avellino, con l’arresto di 4 persone, tra cui un latitante colpito da un provvedimento di custodia cautelare per associazione di tipo mafioso. Non di rado, peraltro, dalle indagini sono emerse co-interessenze tra gli arrestati e clan operanti nell’ambito della cosiddetta 'quarta mafia'".
"Il contrasto all’azione delle organizzazioni criminali, tutte stanziate in Puglia e specializzate negli assalti a furgoni portavalori, a TIR che trasportano tabacchi lavorati esteri e caveau di società di vigilanza privata, in tutto il territorio nazionale, costituisce da oltre 3 anni un obiettivo strategico della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato". Lo dichiara il Prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato. "Gli odierni esiti d’indagine si aggiungono ad alcune operazioni recentemente concluse dal Servizio Centrale Operativo e dalle Squadre Mobili interessate, che hanno permesso di disarticolare gruppi criminali composti da pregiudicati foggiani e baresi, dediti stabilmente alla consumazione di tali gravissimi reati" continua.
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