
Tre anni di carcere e 5 anni di interdizione dall’esercizio della professione per il medico pesarese Massimiliano Mecozzi, accusato di omicidio colposo per la morte di un bambino di 7 anni di Cagli (Pesaro-Urbino), che aveva in cura. Lo ha deciso oggi il giudice del tribunale di Ancona, Francesca Pizii, dopo due ore e mezzo di camera di consiglio.
Una sentenza più leggera rispetto ai 4 anni chiesti dal pubblico ministero Daniele Paci. Secondo l’accusa Mecozzi, che ha ripreso ad esercitare come medico, nel maggio 2017 fu contattato più volte dai genitori del minore, ma avrebbe «sottostimato il quadro clinico che indicava una infezione di elevata gravità": il piccolo aveva accusato un’otite batterica bilaterale, che fu curata con rimedi omeopatici; la malattia degenerò in encefalite e per il bambino fu necessario il ricovero d’urgenza al Salesi di Ancona, dove morì tre giorni. Al momento della sentenza, il medico non era in aula; a rappresentarlo c'era il suo avvocato, Fabio Palazzo, il quale aveva chiesto l’assoluzione e che ha annunciato il ricorso in appello dopo aver conosciuto le motivazioni della sentenza. Per i risarcimenti la giudice ha rinviato l’entità delle somme da definirsi in sede civile, ma ha fissato una provvisionale di 70 mila euro.
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