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Immigrazione, ong a Salvini: "Non è vittoria". Francia: "L'Italia rispetti gli impegni"

"Nonostante più di 30 richieste per un luogo sicuro, non abbiamo ricevuto risposte. Ci siamo trovati obbligati a chiedere assistenza alla Francia e in questo momento la nostra nave si sta dirigendo verso Marsiglia dove arriverà grossomodo venerdì". Così Alessandro Porro, presidente Italia di SOS Mediterranee, ospite di "105 Kaos" su Radio 105. All’affermazione di Matteo Salvini "L'aria è cambiata", Porro risponde così: "Gli rispondo che non dovrebbe essere molto contento dell’aria che è cambiata perché questa non è una vittoria per l’Italia: si è arrivati a questa situazione perché l’Italia ha violato delle leggi marittime internazionali e umanitarie, ci sono state violazioni in Sicilia che più avanti pagheremo care dal punto di vista legale".

"Ci sono varie convenzioni firmate da tantissimi Paesi tra cui l’Italia come la convenzione di Amburgo, la convenzione di Londra che regolano quello che succede in mare in caso di emergenza e dicono che i capitani devono procedere alla massima velocità per fare i soccorsi - e questo lo facciamo - che gli stati costieri devono partecipare a realizzare dei sistemi di sbarco che siano rapidi, prevedibili e vicini e che devono essere in un posto sicuro e che le persone che arrivano devono poter sbarcare in un luogo sicuro in cui i loro diritti non vengano lesi e invece in questi giorni in Sicilia sta succedendo che delle persone vengono selezionate, tu sì tu no tu sì tu no, e questo è una cosa gravissima e ci fa dire che in questo momento l’Italia non è un posto sicuro in cui i diritti fondamentali sono rispettati. Non è una vittoria".

Ocean Viking al largo di Trapani, "Direzione Corsica"

«Siamo ancora al largo della Sicilia, in zona Sar, ma ci stiamo spostando in direzione della Corsica dove c'è il primo porto sicuro, escludendo quelli dell’Italia, che non ne ha concessi. Usciremo dalla Sar di pertinenza dell’Italia e raggiungeremo quindi acque francesi non escludendo che il porto finale di approdo possa essere Marsiglia». Lo hanno riferito gli attivisti di Sos Méditerranée, che sulla nave Ocean Viking hanno a bordo 243 naufraghi e che al momento si trovano davanti a Trapani.

Francia, "L'Italia rispetti gli impegni europei"

L’Italia deve «svolgere il suo ruolo» e «rispettare gli impegni europei» accogliendo la nave Ocean Viking su cui sono bloccati centinaia di migranti. Lo afferma il portavoce del governo francese Oliver Véran. «La barca si trova attualmente nelle acque territoriali italiane, ci sono regole europee estremamente chiare che sono state peraltro accettate dagli italiani che sono, di fatto, i primi beneficiari di un meccanismo europeo di solidarietà finanziaria», ha sostenuto Véran, aggiungendo che «l'attuale atteggiamento del governo italiano, e in particolare le dichiarazioni e il rifiuto di far attraccare questa barca» è «inaccettabile»

Prima notte senza migranti a bordo delle Ong a Catania

Prima notte senza migranti a bordo per le due navi di Ong, la Humanity 1 e Geo Barents di Medici senza frontiere, ormeggiate, rispettivamente, da sabato e domenica scorsi nel porto di Catania. Tutte le persone (246: 211 dalla Geo Barents di Medici senza frontiere e 35 da Humanity 1) che erano rimaste a bordo sono state fatte sbarcare ieri sera e portate in un impianto sportivo di proprietà del Comune, il Palaspedini. Geo Barents, ha annunciato ieri il capo missione Juan Mattias Gil, dopo un giorno di riposo e «il tempo di fare rifornimento», «ritornerà in mare a salvare vite umane» nonostante il decreto ministeriale sulle ong perché, ha spiegato, «non ci possiamo fermare». La posizione di Sos Humanity sarà resa nota oggi durante una conferenza stampa prevista per le 11 al molo di Levante. La Cgil Sicilia, invece, ha annunciato che non si terrà il presidio di protesta 'Facciamoli scendere' che era stato annunciato per le 17 oggi nel porto di Catania a sostegno delle due navi ong. L’inizio dei trasferimenti dei 246 migranti, per destinazioni ancora da stabilire, è previsto per il primo pomeriggio e dovrebbe proseguire fino allo svuotamento della struttura.

Occhiuto, se l'Ue è solidale se ne avvantaggia Paese

«La Rise Above è stata accolta in Calabria, a Reggio, perché la Ong ha operato con il concerto delle autorità competenti. Devo dire, però, che la mia Regione non ha accolto solo questa nave. Dall’inizio dell’anno in Calabria ci sono stati sbarchi che hanno dato ospitalità a 15mila immigrati». Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo ad «Agorá», su Rai3. «Ci sono nuove rotte dell’immigrazione - ha aggiunto - che stanno riguardando la Calabria. C'è un Comune bellissimo, Roccella Jonica, che è stato interessato da numerosi sbarchi. Però non facciamo polemiche sui migranti. La mia è una Regione abituata a subire l’emigrazione. Tanti calabresi nel corso degli anni sono emigrati in altri Paesi del mondo. La Calabria è una Regione accogliente, ma credo che questo sia un processo che vada governato. Quando emigravano gli italiani andavano in Paesi che governavano l’immigrazione. Oggi noi non riusciamo a farlo. Sarebbe utile che ci facessimo sentire un po' di più in Europa e che tutta la comunità politica fosse più unita. Trovo singolare che addirittura si festeggi quando l’Europa dice no al governo nazionale. Bisogna tifare per l’Italia a prescindere del colore politico dell’esecutivo. Se l’Europa si dimostra solidale se ne avvantaggia il Paese intero, non solo una parte politica».

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