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Terremoto nelle Marche, una scossa di magnitudo 5.7 fa tremare il centro Italia

Due scosse di terremoto molto forti, poco dopo le 7, sono state percepite in varie zone delle Marche in particolare. Da Ancona a Fano e Urbino: sono molte le città in cui le case hanno tremato durante le scosse durante diversi secondi. La scossa avvertita nell’Italia centrale ha avuto una magnitudo di 5.7 ed è stata registrata dall’Ingv al largo della costa marchigiana pesarese. E’ stata seguita da altri due terremoti di magnitudo 3.1 e 3.4. Ai vigili del fuoco arrivate anche segnalazioni di ascensori bloccati e caduta di calcinacci. Intanto molti sono scesi in strada e c'è molta paura tra la popolazione.

Una sequenza di tre scosse è stata avvertita a Roma, Firenze, in Emilia Romagna e fino al Trentino Alto Adige e Veneto. Al momento non si registrano danni a cose o persone. "Con la nostra sala operativa regionale - fa sapere il presidente della Regione, Eugeno Gini, stiamo verificando la situazione».

Traffico ferroviario sospeso in via precauzionale e per controlli sulla linea Adriatica, tra Rimini e Varano, sulla Ancona-Roma, tra Falconara e Jesi, e sulla Rimini-Ravenna, tra Gatteo e Cesenatico. Così in una nota Rfi, sottolineando che nessun treno è fermo in linea. Si stanno verificando le condizioni di sicurezza per attivare eventuali servizi sostitutivi su strada. Il provvedimento si è reso necessario per consentire ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea dopo l’evento sismico, conclude la nota Rfi.

Attivate le unità di crisi del ministero della Cultura per programmare i primi sopralluoghi nelle zone colpite dal sisma e verificare eventuali danni al patrimonio culturale immobile e mobile. Così una nota dell’Ufficio stampa e comunicazione del Ministero della Cultura.

Una decina di accessi al pronto soccorso

Al Pronto soccorso dell’ospedale regionale di Ancona sono stati una decina gli accessi per persone rimaste ferite nei momenti di fibrillazione, agitazione e paura seguiti alle forti scosse sismiche registrate sulla costa marchigiana, nel Pesarese, a partire dalle 7:.7: non si tratta di feriti connessi a crolli ma, riferisce all’ANSA la responsabile del Ps, dott.ssa Susanna Contucci, di traumi minori su persone che stavano scappando dopo le scosse o di crisi di panico per lo spavento subito a causa della scia sismica. Per ora non ci sono richieste di interventi "maggiori" o di soccorsi dalle zone vicini all’epicentro.

Vigili del fuoco: 50 richieste di verifica

Sono 50 le richieste di verifica sugli edifici giunte alle sale operative dei vigili del fuoco dopo la scossa di terremoto nelle Marche. I vigili del fuoco hanno effettuato una ricognizione aerea dell’elicottero Drago VF52 su una clinica privata a Ancona, evacuata precauzionalmente stamattina.

Terremoto più forte da 90 anni

La scossa di magnitudo 5.7 registrata questa mattina nelle Marche è la più forte dal 1930, data del terremoto di Senigallia di magnitudo 5.8. Lo rileva l’Ingv in una scheda pubblicata sul suo portale. Dalla mappa della sismicità dal 1985 ad oggi si nota che in questa area è presente un’attività sismica con eventi e piccole sequenze di magnitudo moderata, come quella del giugno del 2000 con terremoti di magnitudo fino a 3.5.

Il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani evidenzia, nelle vicinanze dell’area epicentrale alcuni terremoti di magnitudo stimata intorno a 5.0 tra i quali, come detto, a sud dell’evento di oggi il terremoto del 30 ottobre 1930 (Mw 5.8), nei pressi di Senigallia, il più significativo terremoto della costa settentrionale marchigiana avvenuto nel Novecento. Per il terremoto odierno, la mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al VI-VII grado MCS. Come evidenziato dai questionari compilati sul sito di «Hai sentito il terremoto?»

Il terremoto è stato risentito in un’area molto vasta dell’Italia centro settentrionale, in particolare lungo la costa Adriatica, dal Friuli alla Puglia. Nelle zone più vicine all’epicentro in alcune località, sono stati segnalati risentimenti che hanno raggiunto intensità fino al V-VI grado MCS.

Prosegue sciame sismico: 40 scosse in 3 ore

Non si ferma lo sciame sismico che sta colpendo la Marche da questa mattina. Dalle 7.07, momento della prima e più forte scossa di magnitudo 5.7 (5.5 MW) sono 40 le scosse registrate dall’Ingv. La più forte dopo la prima, quella immediatamente successiva, alle 7.12, di magnitudo 4. Da segnalare una di 3.6 alle 7.19, una di 3.7 alle 7.30 e una di 3.8 alle 7.40. le altre tutte di magnitudo tra 2 e 3, con epicentro sulla costa anconetana o pesarese.

Ad Ancona scuo9le chiuse anche domani

«Considerando il numero elevato degli edifici interessati dai sopralluoghi, comunichiamo fin d’ora che le scuole di ogni ordine e grado, dai nidi alle superiori, rimarranno chiuse anche nella giornata di domani, giovedì 10 novembre». Lo comunica su Facebook la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli.

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