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Richiamo dell'Ue all'Italia: nei soccorsi in mare non c'è differenza tra navi Ong e altre

Nell’obbligo di salvare le vite in mare «non c'è differenza tra le navi delle Ong o le altre navi: è un obbligo chiaro e inequivocabile», e «a prescindere dalle circostanze». Lo ha detto Anitta Hipper, portavoce della Commissione Ue nel corso del briefing quotidiano con la stampa in merito ai salvataggi dei migranti.

«I servizi della Commissione europea sono al lavoro su un piano d’azione per le migrazioni» e in questo contesto «sarà convocata una riunione straordinaria dei ministri dell’Interno». Lo ha confermato la portavoce della Commissione Ue, Anitta Hipper, nel corso del briefing quotidiano, rispondendo alle domande sulla questione migranti. "Noi abbiamo messo sul tavolo una piattaforma di solidarietà volontaria. L’Italia ne è la prima beneficiaria, con la Francia e la Germania che hanno provveduto ai primi ricollocamenti. C'è la necessità che la solidarietà continui e questo sta accadendo», ha spiegato.

«Stiamo lavorando a stretto contatto con tutti gli Stati membri» per garantire «una soluzione comune» a disposizione ha spiegato la portavoce, aggiungendo che «il meccanismo volontario di solidarietà è stato messo a punto molto velocemente già in giugno», quando è stata siglata la dichiarazione francese per la gestione delle migrazioni. E - ha ricordato - «la Francia ha chiesto la solidarietà di altri Stati membri e 13 Stati membri hanno risposto positivamente, il meccanismo sta funzionando" «Abbiamo istituito delle strutture» ed «una piattaforma di solidarietà dove teniamo incontri regolari con gli Stati membri», ha aggiunto Hipper, specificando che finora sono avvenuti «117 ricollocamenti» nel quadro del meccanismo volontario di solidarietà su un totale di 8.000 impegni presi dagli Stati partecipanti allo schema.

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