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Malato morto in Svizzera: indagato Marco Cappato per aiuto al suicidio

E’ indagato per aiuto al suicidio, sulla base della sua autodenuncia di sabato, Marco Cappato, il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni che nei giorni scorsi ha accompagnato a morire in Svizzera con suicidio assistito l'82enne Romano, malato di una forma di Parkinson. Un’altra inchiesta, dunque, è aperta a Milano, sempre coordinata dall’aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Luca Gaglio, a carico di Cappato, già indagato per lo stesso reato in relazione alla morte di una malata terminale di cancro avvenuta la scorsa estate sempre nella clinica Dignitas di Zurigo.

Lo sfogo dei giorni scorsi contro la politica

Secondo Marco Cappato, sulla vicenda di Romano, l’uomo che ha accompagnato a morire in Svizzera, come su quella di Elena e Dj Fabo, al di là «del colore delle maggioranze o delle opposizioni» c'è da registrare "il silenzio della politica ufficiale". «Tutti zitti, mi dispiace per loro - ha detto -: perché queste vicende sono reali e sarebbero occasione di riflessione e di parola, ovviamente anche per chi è contro le soluzioni che noi proponiamo». «Sia sulla vicenda di Romano sia su quella di Elena devo constatare, salvo qualche sparuta eccezione - ha sottolineato - i grandi capi del potere italiano stanno accuratamente zitti. Ciascuno interpreti come vuole il loro silenzio». «Noi non chiediamo impunità, non stiamo chiedendo di chiudere un occhio, stiamo chiedendo allo Stato italiano di assumersi le proprie responsabilità. Non è una provocazione, è un’autodenuncia, poi, nel merito , non è la pretesa che si sia tutti d’accordo con noi».

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