
Quattordici pedoni investiti e uccisi nella prima settimana dell’anno: una media di due al giorno. A registrare l’ennesimo, tragico record è lo speciale Osservatorio dell’Asaps, l’Associazione amici e sostenitori polizia stradale. «Una strage continua», denuncia l’associazione, ricordando come tra le vittime del 2023 ci siano anche due bambine di 4 e 10 anni - la prima a Termini Imerese (Palermo), la seconda a Bagnara (Reggio Calabria) - e sei ultra65enni. Due i casi di pirateria, di cui uno con un minorenne alla guida, a Corigliano in Calabria, mentre delle tre vittime del 7 gennaio una era un dipendente al lavoro con un camion della nettezza urbana di Parma e uno un ragazzo di 16 anni, a Iseo, provincia di Brescia.
Nell’intero 2022, primo anno caratterizzato dal post emergenza Covid-19 e da una forte ripresa della circolazione stradale, i pedoni investiti e uccisi erano stati 307, in aumento rispetto ai 271 dell’anno precedente e ai 240 di due anni prima.
«Un inizio tristissimo per gli utenti più vulnerabili sulla strada - commenta il presidente Asaps, Giordano Biserni - con pirati e morti sulle strisce pedonali ed anziani sempre più a rischio. Quanti di questi incidenti sono dovuti alla distrazione? Sono indispensabili i dati sulle cause, vanno inasprite le sanzioni per chi usa il cellulare alla guida, i pedoni devono essere sacri come in altre nazioni europee. Rischiamo di avere un record di decessi, con un trend angosciante a cui vanno aggiunti i 40 pedoni deceduti nel mese di dicembre appena trascorso»
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