
«Matteo Messina Denaro non ne ha per molto». Lo dice Salvatore Baiardo a Non è l’Arena su La7. «Penso non ne abbia per molto, altrimenti non succedeva quanto è successo, almeno questo presumo». Alla domanda su chi sia stata la fonte della sua profezia nel novembre 2022 a Giletti, Baiardo ha risposto: «Non posso dirlo in televisione». «Sappiamo bene - ha proseguito - che non è tutto finito, è finito con l’arresto di Denaro quel tipo di epoca. Stiamo dando troppa credibilità ai pentiti. Trovatemi un pentito che si sia pentito da uomo libero, tutti si sono pentiti per non fare galera. Non sono un pentito non l’ho mai fatto. Ho fatto 12 querele contro chi mi chiama pentito», ha concluso Boiardo.
"Le mie non erano profezie, queste sono cose delicate. I giornalisti dicevano che correva voce sulla malattia di Messina Denaro, ma perché allora non l’ha scritto nessuno? La fonte non posso rivelarla, non in tv". Lo ha detto Salvatore Baiardo, l’uomo che a novembre scorso anticipò l’arresto del boss Matteo Messina Denaro, intervistato da Massimo Giletti a Non è l'Arena, su La7.
Baiardo ha escluso che la sua fonte siano i fratelli Graviano: "ci sono altre persone", ha affermato. «Queste persone si sono trasferite nel febbraio '92 al nord - ha detto Baiano - se dovevo continuare a delinquere rimanevano in Sicilia, nella loro Brancaccio. Come facevano a dirmelo i Graviano se si volevano tirare via da un certo ambiente? Non sto dicendo che sono dei santerellini. Dico: non ci sono solo i Graviano». «Lei è coraggioso nell’affrontare questo tema, ne deve andare fiero, tanti la stanno abbandonando. Il coraggio non le manca», ha detto Baiardi a Giletti.
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