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Caso Cospito, "no" della Procura alla revoca del 41 bis: anticipata l'udienza in Cassazione

Parere contrario alla revoca del 41 bis ad Alfredo Cospito è stato dato al ministero della Giustizia dal procuratore generale del Piemonte, Francesco Saluzzo.

Nordio

Parere contrario alla revoca del 41 bis ad Alfredo Cospito è stato dato al ministero della Giustizia dal procuratore generale del Piemonte, Francesco Saluzzo. Lo si apprende da fonti qualificate, secondo le quali il documento conterrebbe dei riferimenti alla necessità di monitorare costantemente le condizioni di salute del detenuto.

E’ stata anticipata al 24 febbraio l'udienza in Cassazione sull'istanza presentata dal difensore di Alfredo Cospito dopo il no al reclamo contro il 41 bis dichiarato da Tribunale di Sorveglianza di Roma. E’ quanto si apprende da fonti della difesa.

«Dopo oltre 105 giorni di sciopero della fame la situazione è estremamente critica. Attendiamo le determinazioni ma qualcuno faccia sapere in tempi rapidi ad Alfredo Cospito se il provvedimento verrà revocato. Non c'è più tempo». Lo ha detto l’avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore dell’anarchico Alfredo Cospito, prima di un evento a Milano. Cospito oggi «l'ho trovato come una persona che non si alimenta da 105 giorni - ha concluso - è un uomo provato da questo lungo sciopero».

Cospito non ha una vocazione suicida, non vuole morire ed è pronto ad interromperlo se dovessero sospendergli il 41 bis. Lui è in sciopero della fame per protestare contro la misura che gli è stata applicata ma come anarchico la sua non è solo una battaglia personale: non si limita a denunciare la illegittimità della sua misura ma denuncia contestualmente il regime del 41 bis come violazione dei diritti umani». Lo afferma l’avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore di Alfredo Cospito.

 

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