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Entro il 15 marzo in Cdm il decreto Ponte sullo Stretto

Lo ha annunciato il vicepremier Matteo Salvini durante il suo intervento al convegno sui Trasporti a Palermo

"A metà marzo porteremo in Consiglio dei ministri il decreto "Ponte sullo Stretto". È un’opera che costa di più non farla che realizzarla. La prossima settimana avrò una riunione ai massimi livelli". Il vicepremier Matteo Salvini, in collegamento con il “Cruise Terminal” di Palermo, durante il convegno organizzato dall’Autorità di sistema portuale della Sicilia occidentale, presieduta da Pasqualino Monti, svela i piani del Governo sul collegamento stabile nello Stretto. E conferma che il Ponte ormai è un suo chiodo fisso e che intende realizzarlo nel più breve tempo possibile. All’evento palermitano ha preso parte anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il quale, nei giorni scorsi, ha dato un altro annuncio che riguarda la città di Messina: la decisione di istituire una sede decentrata del Maxxi, il grande Museo di Arte contemporanea di Roma, proprio in riva allo Stretto, con l’individuazione già dei luoghi (le Torri Morandi, a Torre Faro, e la splendida Villa Pace dell’Università di Messina). Sono intervenuti pure il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi e il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, già viceministro ai Trasporti, Alessandro Morelli. Quest’ultimo ha dichiarato che «oggi non fare il Ponte sullo Stretto sarebbe una fesseria.

In un momento storico nel quale, grazie alle scelte dei Governi, si realizza una velocizzazione delle ferrovie sia verso Reggio Calabria che in Sicilia, non realizzarlo e lasciare un “collo di bottiglia” sarebbe veramente un’idiozia, una follia».

Ma torniamo alle dichiarazioni di Salvini che ancora una volta si è esposto in favore della grande opera: «Come si può essere contrari? I ponti uniscono. E quello che vogliamo realizzare non è solo il Ponte che unisce Messina a Reggio Calabria ma è il Ponte che unisce Palermo a Rotterdam. E ripeto: costa più non farlo che farlo. Il mio obiettivo è portare in Consiglio dei ministri intorno al 15 marzo il decreto che darà a 60 milioni di italiani un progetto green, ambizioso, moderno ed ecosostenibile».
Come mai un “decreto Ponte”? E cosa conterrà? Si sa che da settimane i tecnici del ministero delle Infrastrutture stanno lavorando a limare i dettagli di una soluzione che è stata individuata già da tempo: riaffidare l’iter del progetto del Ponte a campata unica (l’unico realmente esistente, e che era stato mandato in gara e appaltato prima della sospensione delle procedure decretata dal governo Monti) alle imprese del Consorzio Eurolink, confluite poi nel gruppo Webuild. Si dovrebbe ripartire da lì. Ricordiamo che la Legge di bilancio 2023 ha fissato al 31 marzo il termine in cui si deve procedere alla revoca dello stato di liquidazione della “Stretto di Messina”, la società concessionaria per la realizzazione e gestione del collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente. Da qui nasce l’accelerazione, e l’annuncio di ieri di Salvini.

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