
È la storia di un dramma personale di una studentessa di 21 anni, proveniente da fuori regione, quella scoperta la scorsa notte a Perugia, in una camera di un alloggio universitario di una residenza privata. La ragazza è stata infatti trovata morta da un conoscente e, secondo quanto si è potuto apprendere, in base ai primi accertamenti il decesso sarebbe dovuto a un suo gesto volontario.
La ventenne viveva da sola in quella camera e la sua morte risalirebbe a qualche giorno fa. L’allarme è scattato dopo la segnalazione al Numero unico di emergenza da parte di un ragazzo, il quale ha riferito che aveva appena scoperto il cadavere della giovane universitaria. Agli agenti della polizia di Stato, intervenuti sul posto, in corso Garibaldi, nel centro cittadino, questi ha raccontato che la sua fidanzata, amica della vittima, non riusciva a mettersi in contatto con lei.
Preoccupata, gli aveva quindi chiesto di andare a verificare. Dopo avere forzato la porta, il ragazzo era entrato all’interno dell’alloggio dove aveva trovato il corpo esanime della ventenne. A quel punto, aveva immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono poi intervenuti anche il personale della polizia scientifica, il medico legale e il pubblico ministero che ha disposto il trasporto della salma all’obitorio comunale.
Sull'accaduto gli inquirenti hanno mantenuto sin da subito uno strettissimo riserbo, non escludendo ufficialmente alcuna ipotesi. Come prassi in questi casi è stata disposta l’autopsia che potrà fornire gli elementi per definire il caso. Al momento dalle indagini - indirizzate, come detto, verso l’ipotesi del gesto volontario - non sono stati chiariti i motivi alla base del probabile suicidio.
L’accaduto ha immediatamente destato sentimenti di sconcerto e smarrimento in una città che non ha, fra l’altro, ancora dimenticato il caso dell’omicidio di Meredith Kercher, studentessa inglese uccisa all’inizio del novembre 2007 e la notizia si è rapidamente diffusa anche nella comunità universitaria perugina. «Siamo tutti destabilizzati», ha commentato con l’ANSA un giovane studente che non conosceva direttamente la vittima. I familiari della studentessa si sono subito messi in viaggio per raggiungere il capoluogo umbro ed hanno chiesto che sulla vicenda possa calare al più presto il silenzio.
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