
Intorno alle 23 di ieri stava tornano a casa, a piedi, quando è stata avvicinata da uno sconosciuto che dopo averle parlato l’ha trascinata in un luogo isolato e lì l'ha violentata. Il dramma, che ha per vittima una giovane di 19 anni, si consumato ieri ad Anzio, centro sul litorale romano. Una vicenda su cui sono al lavoro gli agenti della squadra mobile della Capitale e quelli del commissariato di zona che hanno fatto immediatamente scattare una vasta caccia all’uomo in tutta la zona per cercare di bloccare l’aggressore. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, grazie anche al racconto della vittima, tutto è avvenuto in pochi minuti.
La giovane, una cittadina italiana di origini romene, è scesa da un bus su via Nettunense e si è incamminata verso casa, nella zona di Corso Italia, area frequentata da clochard e nota per essere anche una piazza di spaccio. Pochi istanti, il tempo di percorrere pochi metri e la 19enne è stata fermata da un uomo che l’ha strattonata e portata in uno dei tanti giacigli di fortuna presenti in quella zona. Una baracca, una struttura fatiscente nascosta dalla vegetazione, molto probabilmente utilizzata dai senza tetto come rifugio anche se non lontana dalla strada ma nascosta al traffico e al passaggio delle auto.
Dopo averla, di fatto, immobilizzata, l’aggressore ha abusato della giovane che ha tentato di chiedere aiuto urlando. Una drammatica richiesta di soccorso che avrebbe spinto l’aggressore subito dopo la violenza a fuggire scavalcando la recinzione in filo spinato che delimita l’area dove si è consumato lo stupro. La ragazza, in stato di shock, è stata soccorsa da un passante che ha sentito le grida disperate. Poi è stato allertato il 118 che ha trasferito la giovane al Pronto soccorso per essere medicata. Lì, piangendo e con molta difficoltà, ha trovato comunque la forza di raccontare quanto subìto. La vittima avrebbe fornito elementi utili alle indagini e sufficienti per delineare un identikit: non è escluso che l'autore dello stupro sia uno dei tanti sbandati, un senza fissa dimora, che vivono in quella zona. Una persona forse già nota alle forze dell’ordine. Gli inquirenti hanno effettuato anche un sopralluogo nell’area in cui si è consumata l’aggressione e verificato l’eventuale presenza sulla strada di telecamere che potrebbero avere immortalato lo stupratore durante la fuga.
L’episodio di Anzio arriva a pochi giorni di distanza di quanto avvenuto a Latina Scalo dove una ragazza di 16 anni è stata violentata da Daniel Marcu, un cittadino di 31 anni di nazionalità romena nei pressi di un vecchio stabilimento abbandonato. La minorenne, che si trovava in compagnia di un 18enne, era stata trascinata all’interno della sua microcar e lì è stata abusata dal 31enne, un clochard con precedenti penali. Ad identificare e riconoscere Marcu, attraverso una foto segnaletica, sono stati la 16enne e il ragazzo che era con lei. Il giorno dell’aggressione, i due erano entrati in un vecchio zuccherificio abbandonato in via delle Industrie. In quella zona i due giovanissimi si sono imbattuti nel 31enne che stava assumendo del crack. In base alla ricostruzione degli inquirenti, Marcu avrebbe colpito il 18enne con un violento pugno in faccia e il ragazzo sarebbe svenuto, poi il 31enne avrebbe costretto la ragazzina a salire sul mezzo e l’avrebbe portata via con lui. Il giorno seguente le forze dell’ordine hanno trovato la sedicenne dentro la microcar con ferite al volto e in stato di shock vicino alla stazione. Marcu, dopo alcuni giorni, è stato individuato ed arrestato dalle forze dell’ordine.
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