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Un po' ministro, un po' ultras del Milan. Poi Salvini cancella il tweet, ma è polemica

«Cuore e impegno (e telefono che squilla di continuo) dedicati ai cittadini di Emilia e Romagna che lottano con acqua e fango. Un Milan senza cuore, grinta e idee non merita neanche un pensiero».

E’ il testo di un tweet del vicepremier Matteo Salvini postato nella tarda serata di ieri e successivamente cancellato, ma il cui screenshot sta rimbalzando su tutti i social media. Inevitabili le polemiche sulla scelta di commentare in un unico cinguettio la devastazione delle alluvioni di queste ore in Emilia Romagna e la sconfitta del Milan - di cui Salvini è tifoso - eliminato dall’Inter nella semifinale di Champions League. «Dopo "belli ciao" - attacca il Pd con Daniele Manca, capogruppo Pd in commissione Bilancio a Palazzo Madama - Salvini non trova di meglio che associare in un tweet la tragedia che si sta consumando in Emilia, il suo lavoro che dovrebbe essere quello di ministro e la partita di calcio. Resosi conto dell’oscenità scritta ha poi fatto cancellare il tweet. Ma forse sarebbe il caso che fermasse la sua bestia perché quel tweet è solamente indegno di un rappresentante delle nostre istituzioni».  "Parole non degne di un rappresentante delle istituzioni", attacca Malpezzi del Pd.

Carfagna: Salvini mischia tragedia e Milan, tweet indegno

«Un po' ministro, un po' ultras. Salvini mischia con disinvoltura la tragedia maltempo e il tifo per il Milan, poi realizza che è troppo persino per lui e cancella tutto. Ma non cancella la vergogna per un tweet indegno. Il senso delle istituzioni, questo sconosciuto...». Lo scrive sui social Mara Carfagna, presidente di Azione.

Bakkali: il tweet di Salvini dimostra la sua inadeguatezza

«Associare in un tweet la sofferenza e il dolore delle popolazioni dell’Emilia Romagna con quello dei tifosi del Milan ci spiega meglio di qualunque altra cosa l'inadeguatezza di Matteo Salvini. Il leader della Lega rispetti il dolore e, anziché giocherellare con il telefonino, agisca immediatamente con l’autorità e le competenze del suo ruolo di vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti». Lo dichiara la deputata del Partito Democratico, Ouidad Bakkali.

 

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