Sono sei gli indagati nelle indagini per la morte di un 28enne salentino, Giorgio Simone, che la notte del 16 aprile del 2020 perse la vita nella sua abitazione vicino a Rivergaro, in provincia di Piacenza, durante una lite con la fidanzata. Il giovane morì dissanguato dopo essere finito contro a una porta a vetri che andò in frantumi e gli recise un’arteria.
La Procura di Piacenza ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio preterintenzionale quella che all’epoca era la sua convivente, una infermiera piacentina, e per omicidio colposo e lesioni colpose anche cinque sanitari del 118 che intervennero per tentare di salvare il 28enne. Inizialmente la vicenda sembrava essere stata una tragica fatalità, ma la famiglia della vittima ha presentato una denuncia e una perizia tecnica per ricostruire l’accaduto. Secondo le accuse sarebbe stata la fidanzata del giovane a spingerlo violentemente contro la porta a vetri al culmine della lite, causandone la morte, mentre i soccorsi - secondo i pm piacentini - avrebbero condotto l’intervento con lentezza.
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