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Carlo Conti, "Nuti un punto di riferimento e un amico"

"Ricordo l’abbraccio del pubblico al Mandela Forum nel 2014"

«Francesco era un grande che non ha bisogno di presentazioni: ha fatto la storia della commedia all’italiana, per noi che siamo venuti dopo, con Benigni, Poli e i Giancattivi è stato un punto di riferimento». Con la voce rotta dalla commozione Carlo Conti ricorda così con l’Ansa Francesco Nuti, morto a 68 anni dopo una lunga malattia. «Con Pieraccioni e Panariello - sottolinea Conti - abbiamo sempre guardato a lui come a un punto fermo per lo spettacolo, il cinema, la televisione, quella degli anni di Non Stop, della Smorfia, di Verdone, di Troisi, una generazione di fenomeni. Per non parlare dell’avventura cinematografica che ha rappresentato passaggi importanti per la commedia. Poi è nata anche una grande amicizia che ci ha visto spesso insieme. Il calvario lunghissimo che ha affrontato ci lascia senza parole, il mio abbraccio va soprattutto a Ginevra», la figlia dell’attore e regista che gli è stata accanto fino alla fine.

Dopo l’incidente domestico e l'ematoma cranico del 2006, per cui rimase in coma diversi mesi, Nuti era stato poi colpito da emorragia cerebrale nel 2016. L’11 maggio 2014 Conti, con Masini, Panariello e Pieraccioni organizzò Buon Compleanno Francesco Nuti, uno spettacolo speciale al Mandela Forum, alla presenza dello stesso attore e regista, che qualche giorno dopo avrebbe compiuto 59 anni: "Credo che sia stata la sua ultima uscita pubblica - sottolinea oggi il conduttore - con forza incredibile si alzò in piedi, davanti a settemila persone, mentre Ginevra cantava Sarà per te (la canzone che Nuti portò a Sanremo nel 1988, ndr). Fu un momento pazzesco, eravamo tutti commossi». È presto per parlare di omaggi: «In questo momento - conclude Conti - bisogna chiudersi nel silenzio e nel ricordo di quello che di grandioso ci ha lasciato. Un abbraccio a Ginevra».

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