Immediata la reazione delle agenzie: la Reuters, poi la Efe che parla di «personaggio chiave della politica italiana», mentre l’Afp ricorda che era stato «soprannominato l’immortale per la sua longevità politica, un imprenditore audace e innovativo che ha inventato la televisione commerciale con le paillettes, politico e uomo d’affari che è riuscito a schivare ogni tipo di turbolenza».
«Figura instancabile nella politica italiana», Berlusconi è morto a 86 anni, scrive Le Figaro, mentre Le Monde nota come sia stato una «figura di spicco della destra italiana». «E' morto Silvio Berlusconi, l’uomo che ha definito l’Italia del XXI secolo», aggiunge El Pais, in apertura: «Tre volte primo ministro, proprietario di Mediaset ed ex presidente del Milan, l’imprenditore 86enne ha costruito la narrazione dell’Italia moderna». El Mundo, replica con un necrologio «Berlusconi, forever», in cui si nota come «il Cavaliere fu tanto amato quanto odiato». «Magnate milionario, uomo d’affari, che aveva creato la più grande società di media italiana, Berlusconi -scrive The Telegraph- ha anche trasformato il panorama politico del Paese». Per il Guardian, «Berlusconi è stato uno dei politici di primo piano in Italia, tornando in auge come politico nel 2017 nonostante una carriera macchiata da scandali sessuali, innumerevoli accuse di corruzione e una condanna per frode fiscale».
La notizia apre i siti on-line delle agenzie russe che però si limitano a ricordare i tratti biografici dell’ex premier, senza ricordare la decennale amicizia con il presidente russo Vladimir Putin.
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