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Santanchè, sì della Camera all'odg sul caso Visibilia. Il Pd: "Così la maggioranza sfiducia la sua ministra"

Il governo ha dato parere favorevole ad un ordine del giorno del Pd al decreto lavoro, presentato in aula alla Camera, che impegna l’esecutivo «a sanzionare gli operatori che avessero usufruito in maniera fraudolenta» della Cassa integrazione Covid, tra le quali viene esplicitamente citata, «Visibilia Editore, società quotata in Borsa, a suo tempo controllata con il 48,6 per cento delle azioni dalla Senatrice Santanchè».

Braga: il governo vota l'odg del Pd e scarica la ministra Daniela Santanchè

«La ministra Santanchè scappa dalla Camera ma intanto maggioranza e governo la scaricano in tempo zero votando il nostro odg su Visibilia e cassa integrazione. A sfiduciare la ministra ci hanno già pensato loro». Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati, dopo il via libera del governo e quindi dell’Aula di Montecitorio a un odg a firma dem.

Fonti governo: massima fiducia nel ministro Santanchè

L’esecutivo conferma massima fiducia nel ministro del Turismo Daniela Santanchè. Lo riferiscono fonti di governo, precisando che il parere favorevole sull'ordine del giorno al decreto lavoro presentato oggi alla Camera dalla deputata del Pd Gribaudo si riferisce al merito del dispositivo, che impegna l’esecutivo ad adottare ogni iniziativa utile per potenziare i controlli sull'utilizzo inappropriato della cassa straordinaria Covid.  Le stesse fonti di governo spiegano che le premesse dell’ordine del giorno sono chiaramente strumentali, riportano comunque come fatto storico notizie di stampa già smentite dalla diretta interessata ed è pacifico che non venga espresso alcun giudizio negativo sull'operato del ministro del Turismo Santanché, nei confronti del quale il governo conferma la massima fiducia.

Il testo dell'ordine del giorno

L’ordine del giorno a prima firma di Chiara Gribaudo afferma in premessa che «durante la drammatica fase della pandemia lo Stato ha dovuto predisporre un’ampia gamma di misure straordinarie di sostegno dell’economia, in larga parte paralizzata dall’esigenza di prevenire la diffusione del COVID-19, con il dispiegamento di ingenti risorse finanziarie a carico del bilancio pubblico; come emerse anche nelle prime fasi di attuazione di tali misure straordinarie, non mancarono deplorevoli casi di utilizzo improprio, se non addirittura fraudolento, di dette provvidenze; in particolare, molte segnalazioni riguardarono il beneficio della cassa straordinaria Covid, ovvero quello strumento che consentì di tutelare in parte i redditi dei lavoratori delle imprese costrette a sospendere le attività, scongiurando il rischio di disastrosi licenziamenti ed assicurando, altresì, quel patrimonio di professionalità che consentì alle imprese di essere pronte alla ripresa delle attività e che ha prodotto un importantissimo rimbalzo del nostro PIL nel 2022;

diverse imprese utilizzarono la cassa straordinaria Covid anche senza aver avuto contrazioni delle attività e altre, addirittura, utilizzarono la cassa continuando ad impiegare i propri dipendenti nello svolgimento ordinario delle loro prestazioni lavorative; secondo quanto riportato in alcuni articoli di giornale dello scorso novembre e secondo quanto emerso dalla recente inchiesta giornalistica realizzata dal programma televisivo Report, tra le imprese che avrebbero impropriamente percepito la cassa straordinaria Covid, senza averne diritto e continuando a far lavorare il proprio personale, rientrerebbe anche la «Visibilia Editore», società quotata in Borsa, a suo tempo controllata con il 48,6 per cento delle azioni dalla Senatrice Santanchè;

secondo alcuni documenti raccolti da un’apposita inchiesta della Consob, risulterebbe che diversi lavoratori, anche con ruoli apicali, non sarebbero mai stati informati della loro collocazione in cassa integrazione, addirittura a zero ore, e non avrebbero mai smesso di lavorare; qualora confermate, tali vicende evidenzierebbero condotte gravemente lesive dei diritti dei lavoratori e un sostanziale uso illegittimo degli strumenti straordinari di sostegno del reddito dei lavoratori durante la pandemia; secondo uno studio dell’ufficio parlamentare di bilancio nell’anno 2020 la percentuale di ore utilizzate per Covid, senza cali di fatturato, era stimato pari al 27 per cento, corrispondenti a circa 2,7 miliardi di euro di spesa che si sarebbe potuta risparmiare in presenza di comportamenti corretti». L’ordine del giorno «impegna il Governo ad adottare ogni iniziativa utile al fine di potenziare i controlli sull'utilizzo appropriato della cassa straordinaria Covid, così come delle altre provvidenze previste durante la fase della pandemia, e per sanzionare gli operatori che ne avessero usufruito in maniera fraudolenta, recuperando con la massima sollecitudine gli importi illecitamente percepiti».

La sottosegretaria Maria Teresa Bellucci (Fdi) ha dato parere favorevole a nome del governo.

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