
"Ascolta a me, non devi parlare tu. Io ti sto dicendo che 'ste cose lo sai quanto mi fanno schifo e solo tu sei così coglione da poter fare un favore a della gente ancora più merda di non so che cosa, perché ovviamente i politici sono la merda per eccellenza (...). Perché è una grandissima cazzata questa". Sono accorate e rabbiose le parole intercettate rivolte dal figlio allo chef dei vip, Mario Di Ferro, arrestato con l’accusa di aver ceduto cocaina a esponente della Palermo bene.
«Cioè tu ti definisci intelligente furbo e poi - prosegue lo sfogo amaro finito nel provvedimento del gip - fai delle cose così stupide come questa e non solo. Per giunta la persona a cui fai il favore è una persona di merda perché ti mette nella merda di quanto tu da solo non abbia fatto». Mario Di Ferro, sottolinea il giudice, alternando risposte alle continue accuse, «non riusciva a contenere la soddisfazione per il recente esito positivo della vicenda e ammetteva di sentirsi al servizio delle persone che agevolava con le cessioni: "Sono nato per servire, mi hanno liberato? Poi ci sarà il processo e non farò neanche un giorno di galera, non farò". (AGI)
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