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Testamento di Berlusconi: tesoro da 5 miliardi. A Marina e Pier Silvio 1,5

Marina e Piersilvio Berlusconi all'assemblea degli azionisti Mediaset. Milano, 30 aprile 1997. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Il tesoro che Silvio Berlusconi lascia ai 5 figli vale secondo indiscrezioni 5 miliardi, solo la parte di Fininvest ne vale 3,9 a cui aggiungere il portafoglio immobiliare, fatto di ville e appartamenti, e poi gli yacht, le opere d'arte, altri investimenti e la liquidità.

Il testamento olografo, tre paginette scritte di suo pugno, non ne contiene il dettaglio né la valutazione ma se si parte da quella cifra si può calcolare che a Marina e a Pier Silvio a cui oltre alla quota "legittima" dell'eredità (i due terzi che Berlusconi ha deciso di dividere in parti uguali tra tutti i fratelli) va la quota "disponibile", divisa in parti uguali, spettano circa 1,5 miliardi di euro a testa.

Per i fratelli più piccoli, i figli di Veronica, Barbara, Eleonora e Luigi si può stimare un'eredità di circa 660 milioni di euro.

Ma Berlusconi non dimentica le tre persone a lui più care, soprattutto negli ultimi anni, l'ultima compagna Marta Fascina, il fratello Paolo e l'amico fraterno Marcello Dell'Utri.

Per loro pensa a una donazione e chiede a Marina, Pier Silvio, Barbara ed Eleonora (escludendo quindi Luigi) di riservarla dalle loro eredità, 100 milioni ai primi due e 30 milioni a Dell'Utri: "Per il bene che gli ho voluto - è la dedica - e per quello che loro hanno voluto a me".

Tornando al valore del patrimonio va ricordato che Fininvest porta in pancia tre società quotate: il 48,6% di Mfe che alle attuali quotazioni vale 843 milioni, il 53,3% di Mondadori che vale 298 milioni e il 30% di Mediolanum che vale 1,7 miliardi, si arriva così a 2,84 miliardi. Berlusconi ha diviso la legittima in cinque parti uguali mentre la "disponibile" è stata destinata a Marina e Piersilvio.

Guardando a Fininvest Marina alla quota già detenuta del 7,81% aggiunge l'8,33% della quota cosiddetta "legittima" e il 10,40% dalla quota disponibile arrivando a detenere il 26,54%; lo stesso calcolo vale per Pier Silvio che arriva ad avere un'identica quota di diritti di voto nella holding (pari al 26,54%). Insieme i due fratelli maggiori controllano dunque il 53% di Fininvest.
A Barbara, Eleonora e Luigi che già dividevano in parti uguali una quota del 21,87% va solo la loro parte di 'legittima', ovvero una quota complessiva del 24,99% che porta la partecipazione dei tre fratelli, figli di Veronica, al 47 per cento.

Extra Fininvest non è difficile arrivare a 1 miliardo, e anche in questo caso la divisione fra i figli segue lo stesso schema: la quota legittima divisa in cinque parti uguali, il 13,32% di tutti i beni e la quota 'disponibile' divisa in parti uguali tra Marina e Pier Silvio, il 16,65% a ciascuno. Ci sono poi gli altri investimenti, le opere d'arte, gli yacht e la liquidità personale oltre a un patrimonio immobiliare da capogiro: In Dolcedrago sono raggruppate le attività immobiliari (controlla Essebi Real Estate, Immobiliare Dueville, Immobiliare Idra): le residenze da sole valgono 100-150 milioni, dalla Villa di Arcore a quella di Macherio ma poi ci sono le case per le vacanze a Porto Rotondo e a Cannes con un valore stimato di 500 milioni. Berlusconi detiene anche il 60% di Brianzadue nel cui portafoglio immobiliare da una trentina di milioni appaiono Villa Sottocasa di Vimercate (Monza) e a Lesmo Villa Gernetto.

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