Domenica 24 Novembre 2024

Alcol e abusi, a Cosenza nasce il patto salva-giovani

Vivono l’uno accanto all’altro, dividendosi le ore, i sogni, le speranze. La sostanza del loro mondo si raggruma dentro quei loro occhi vuoti che restano sempre appiccicati sullo smartphone. E passano da un profilo all’altro dei social, come se tutto dipendesse da una foto o da un commento. Scenari che mutano velocemente perché nella grammatica sensoriale si insinuano di volta in volta nuove mode e modelli d’una società che appare sempre meno lucida, più ancorata agli umori dei followers che ai problemi veri. Dentro questa gigantesca macchia social che riempie le maglie del web, gli adolescenti costruiscono il loro isolamento, il loro futuro, mettendosi alla prova sfidanosi in stupide e rischiosissime challange, compresa quella dell’alcol. E bevono, bevono di tutto. Birra, spritz a fiumi, vino, vodka, rum. Si scolano l’impossibile mettendosi nei guai senza nemmeno saperlo. Qualche volta se la cavano con una sbornia, ma spesso arrivano in Pronto soccorso rischiando danni epatici e neurologici.

Il crac delle agenzie educative

Non è facile essere adolescenti oggi. Ed è ancora più difficile la vita da genitore o da insegnante-educatore. L’epoca delle relazioni virtuali e del biennio del Covid ha reso i ragazzi più insicuri e fragili e, contestualmente, ha neutralizzato gli anticorpi sociali che venivano stoccati prodotti all’interno delle famiglie e rafforzati dentro le scuole. Ed è in mezzo a queste cellule chiuse che fermentano spesso le trame più insidiose. Perché i ragazzi parlano sempre di meno a casa o con gli insegnanti, e sempre di meno raccontano i loro problemi. Non chiedono aiuto e non si lasciano aiutare. Diventa difficile capire i loro bisogni, scoprire l’origine della loro rabbia, della loro sofferenza, della loro aggressività. Poi, però, davanti alle prime difficoltà non reggono perché sono impreparati, privi di esperienze che si modella seguendo i tutorial sul web. C’è sempre qualcuno che ti spiega come si fa ogni cosa. Scampoli di vita che spesso non s’incrociano con la vita vissuta ma diventano esempi d’ispirazione per i ragazzi.

Il flop dell’istruzione

Proprio ieri l’Invalsi ha rilasciato le statistiche dei test somministrati nelle scuole italiane, regione per regione. Ebbene, il resoconto della Calabria è una esplorazione inquietante che segue la corrente di tempesta in una terra che sprofonda nell’emergenza educativa. Secondo i dati ministeriali, infatti, in ogni angolo di questa nostra regione si registra il più alto tasso di competenze alfabetiche non adeguate. Ancora più drammatico il dato sulle competenze numeriche. un maturando su due non ha mostrato una buona comprensione di un testo letto e non riesce ad articolare un percorso di logica matematica. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

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