
Prima la festa, con le luci dei fuochi del Redentore, poi la tragedia, al rientro verso casa in barca. L’urto violento contro una briccola, nel buio della laguna, è costato la vita ad un ragazzo di 28 anni, Riccardo Nardin, che con due amiche si trovava su un barchino, di ritorno dallo spettacolo, in navigazione nel canale tra San Giorgio e San Servolo. Illese, ma sotto shock, le due ragazze. Per loro è finita nel peggiore dei modi la «notte famosissima» - com'è chiamata dai veneziani - che ieri sera ha richiamato in Bacino San Marco 100mila le persone, per assistere dalle rive e dall’acqua al celebre show pirotecnico del 15 luglio. La festa più sentita dai residenti dell’antica Serenissma, che prendono posto in barca in bacino fin dall’imbrunire, per mangiare i piatti tipici e far festa in musica, prima del via libera ai botti, 40 minuti di meraviglie colorate, lanciate nel cielo da piattaforme galleggianti. E così era stato ieri sera, con 4mila barche ormeggiate in bacino, e 31.500 persone a gustarsi lo spettacolo dall’acqua. Riccardo lo aveva fatto in compagnia di due amiche.
Terminata la festa anche loro si erano uniti al lungo serpentone di imbarcazioni grandi e piccole che facevano ritorno verso casa. Il giovane abitava nel comune di Cavallino Treporti, sulla grinda lagunare, e lavorava per un’a società di trasporti turistici, con i "lancioni" che fanno la spola tra il terminal di Punta Sabbioni e Venezia. Non è stata ancora accertata la dinamica dello schianto contro la briccola. Qualcuno ha ipotizzato che il barchino dei tre ragazzi sia stato fatto sobbalzare da un’onda sollevata dal traffico degli altri natanti. Ma al momento è un’astrazione, che dovrà essere confermata dalla Polizia locale, intervenuta sul posto, e dalla Capitaneria di Porto. Si sa solo che Riccardo è stato sbalzato violentemente dallo scafo è finito in acqua e non è più risalito. L’allarme dato dalle due donne ha fatto arrivare in breve tempo i vigili del fuoco, che si trovavano di servizio proprio per la manifestazione. Dopo una breve ricerca subacquea. il corpo del giovane è stato avvistato dai sommozzatori sul fondo del canale, ed è stato recuperato. I medici del Suem hanno potuto solo confermare il decesso. Sotto shock, ma illese le due amiche del 28enne, portate comunque precauzionalmente al pronto soccorso. Riccardo Nardin, molto conosciuto in città, aveva studiato all’Istituto Nautico di Venezia. Tra le sue passioni c'erano i viaggi e soprattutto il mare. Lascia il papà, la mamma e due fratelli. Cordoglio per la scomparsa del giovane è stato espresso dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro «Ci stringiamo tutti alla sua famiglia e agli affetti più cari - afferma il sindaco - Purtroppo è un’altra giovane vita spezzata all’improvviso». Il Comune, in segno di partecipazione al lutto, ha deciso che in occasione delle regate del Redentore, in programma nel pomeriggio, verrà osservato un minuto di silenzio. Dramma invece solo sfiorato alle 6.30 del mattino. sempre in laguna, per un altro scontro, questa volta tra due barche, tra le quali un cabinato, finito a fondo. L’incidente in questo caso è avvenuto nel bacino prospiciente la stazione Marittima,, all’altezza di una briccola. Le tre persone a bordo dei due scafi sono finite in acqua, e sono state recuperate dai vigili del fuoco. Per loro, fortunatamente, solo un grande spavento, ma nessun guaio fisico.
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