«Quella che doveva essere l'ultima estate senza i cantieri del Ponte è diventata la prima estate di grande mobilitazione». Così il Fronte del No presenta la manifestazione che si terrà oggi a Messina, con raduno alle 18 a piazza Cairoli e con la probabile partecipazione di molti attivisti provenienti anche da altre città e regioni italiane. «Già il 17 giugno migliaia di persone hanno attraversato Torre Faro. Nello scenario commovente dello Stretto – affermano i rappresentanti dei Comitati No Ponte – quelle migliaia di persone si sono mescolate col solo scopo di rendere omaggio a un panorama unico e con l’intento di proteggere la risorsa più preziosa che il nostro territorio conserva. Le notizie che ci giungono parlano di una ulteriore grande partecipazione al corteo di oggi. Intanto, sono già iniziati i lavori del campeggio No ponte che termineranno domani. A fine corteo, poi, avrà luogo un concerto in piazza Unione e uropea fino all'una di notte. Con noi saranno presenti delegazioni di movimenti che in tutto il Paese agiscono in difesa dei luoghi che abitano. Quello che abbiamo fatto per fermare la devastazione del nostro territorio è già tanto, ma tantissimo c'è ancora da fare per impedire che vengano aperti i cantieri. Tutti quanti sanno, infatti, che il Ponte sullo Stretto non è un modellino che verrà calato tra Sicilia e Calabria, ma un esercito di ruspe e camion che prenderanno possesso dei nostri territori e condizioneranno le vite di centinaia di migliaia di abitanti delle due sponde. Stringiamoci, dunque, tutti insieme a difesa delle città che abitiamo». E nel manifesto che annuncia il corteo, si vede l’immagine di due mostri verdi, Scilla e Cariddi, che si avvicinano minacciosamente per “demolire” il modellino del Ponte. «Con rabbia e con amore», è lo slogan dell’Estate 2023 dei “nopontisti”. Intanto, si è fatto un gran “baccano” mediatico sul “reel” che il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha lanciato sul proprio profilo Instagram, mostrando il mitico numero di Topolino del 1982, con la copertina dedicata al Ponte di Messina. Cos’ha detto Salvini, e cosa gli hanno rinfacciato quasi tutti i “media” nazionali? «Un Topolino dell’Ottantadue che celebrava i cantieri per il Ponte sullo stretto di Messina», così Salvini ha detto di aver ricevuto in regalo la copia di quel numero e, poi, ha aggiunto che, in questi 41 anni, «non è stato fatto nulla» e che ora, invece, il Governo vuole finalmente realizzare la continuità territoriale per milioni di siciliani costretti finora a pagare le conseguenze dello “stato di insularità”. Apriti cielo. Tutti se la sono presa con il vicepremier, ricordandogli che la storia di cui parla Salvini, intitolata “Zio Paperone e il Ponte di Messina”, «non celebra il progetto, anzi, racconta di qualcosa di completamente irrealizzabile». Ma è ovvio, si sa, era un fumetto, replica lo stesso ministro, e il suo mostrarlo in diretta, era per far capire quanto tempo sia trascorso, senza che i Governi abbiano realizzato quanto era stato previsto da una legge dello Stato, quella degli anni Settanta, e da altri atti parlamentari, fino all’ultima legge approvata nel maggio scorso, che sanciscono la necessità di realizzare un collegamento stabile tra l’Isola e il Continente. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina